Da Ghirri a Primoli «Passeggiate» e scatti d’autore
Da oggi a domenica oltre cento iniziative Coinvolti musei, gallerie, fondazioni, studi
Il museo, il Maxxi: con un focus dedicato a Luigi Ghirri e al suo Atlante, progetto di cui è esposto per la prima volta in Italia un esemplare inedito. La galleria, Gagosian: la cui sede romana compie dieci anni e li celebra con una personale di Andreas Gursky dal titolo Bangkok, serie fotografica sui riflessi dell’acqua. E un’ antologica delle immagini scattate nella Roma a cavallo tra Otto e Novecento dal conte Luigi Primoli, detto Gegè, discendente di Napoleone, esposte nel Palazzo che fu la sua casa-studio, oggi sede della Fondazione che porta il suo nome.
Tre autori, tre mostre, tre appuntamenti diversi, scelti tra gli oltre cento che compongono l’iniziativa Passeggiate fotografiche romane, una tre giorni — da oggi a domenica — promossa dal Ministero per i beni culturali e fitta di proposte tutte incentrate sul macrotema fotografia. Considerato da alcuni uno dei progettichiave della storia della fotografia italiana contemporanea, composto da 41 immagini a comporre un viaggio ideale tra «monti, laghi, piramidi, oceani, città, villaggi, stelle, sole»: l’Atlante di Luigi Ghirri (1943-1992) è il protagonista del focus dedicato dal Maxxi all’autore emiliano (fino al 21 gennaio, www.maxxi.art). Si tratta delle 41 foto realizzate dall’autore nel 1973 e originariamente rilegate in un album. Questa edizione, acquistata da un collezionista privato direttamente da Ghirri e ritrovata recentemente, è un esemplare inedito restaurato: un «viaggio immaginario» tra le pareti della sua casa, protagoniste le pagine di un semplice atlante geografico che diventano soggetto delle foto, perdendo la loro funzione descrittiva e trasformandosi così in pure, poetiche astrazioni.
Tedesco, classe 1955, Gursky espone da Gagosian, per il decennale della galleria di via Crispi, il frutto creativo della sua osservazione, primavera 2011, del fiume Chao Phraya che scorre attraverso la città di Bangkok. Nelle foto di questa serie l’artista immortala da vicino la superficie tremolante dell’acqua con le sue luminose increspature catturate in un’estesa struttura verticale, a suggerire gli effetti cromatici dell’Impressionismo o le intense composizioni dei modernisti americani del secondo dopoguerra. Il lavoro di Gursky da sempre si interessa al dialogo tra fotografia e pittura, rappresentazione e astrazione, con l’autore che non si ferma mai al mero «scatto» e che procede utilizzando la stessa scala della pittura monumentale.
Un salto temporale all’indietro e ci si immerge nelle atmosfere di un monde perdu visitando l’antologica (inaugurazione domani dalle 10 alle 17, alle 12 visita guidata e a seguire momento musicale su musiche di Débussy) che presenta una selezione dei 318 album del colto, mondano, nobile, bibliofilo ed eccentrico Giuseppe Primoli (1851-1927), tra i primi fotografi autori di reportage in Italia: un evocativo affresco in bianco e nero del tardo XIX secolo, dalle foto di viaggio alle vedute di Roma, dalle scene tra la gente comune ai ritratti delle celebrities del tempo: D’Annunzio, la Duse, Dumas figlio, Degas...