Sguardi nel buio A Villa Medici «Ouvert la nuit»
Installazioni temporanee nei giardini dell’Accademia di Francia dalle 17 alle 22
La notte favorisce la dimensione fantastica del sogno. Così, di notte, è stata pensata la mostra Ouvert la nuit. Ad aprirsi, sarà lo scrigno antico e prezioso di Villa Medici, dove da stasera al 28 gennaio si esporranno installazioni temporanee di grandi artisti, visibili dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 22, anche a Natale.
Così le ha volute Muriel Mayette-Holtz, direttrice di Villa Medici: come bagliori nel buio. Spiega: «Da bambina, adoravo sprofondare nell’oscurità del teatro, che improvvisamente si rischiarava. La luce è la mia ossessione, ne abbiamo fatto il tema per 16 artisti che si sono impossessati dei giardini». Opere di nomi dell’arte contemporanea che, nella mostra a cura di Chiara Parisi, si avvicinano al grande pubblico obbedendo allo spunto: Rosa Barba, Camille Blatrix, Christian Boltanski, Nina Canell & Robin Watkins, Maurizio Cattelan, Trisha Donnelly, Jimmie Durham, Elmgreen & Dragset, Félix Gonzalez-Torres, Douglas Gordon, Joan Jonas, Hassan Khan, Lee Mingwei, François Morellet e Otobong Nkanga.
Una fitta neve accoglie i visitatori: muniti di una lampada, sono invitati a perdersi in uno spazio irreale, puntellato di lucciole. È la creazione di Boltanski con il light designer Jean Kalman. Rosa Barba racconta il cielo di Roma in White
Museum: un proiettore cinematografico, uno specchio, i pini marittimi. Canell e Watkins in The Luminiferous
Aether rimandano i suoni di un’aurora boreale. Nell’agrumeto, la Small conversation di Lee Mingwei evoca i versi degli insetti della sua Taiwan. Nkanga presenta uno «scavo archeologico» di vetri illuminati, sui quali leggere poesie e discernere disegni. Durham allestisce un fuoco cerimoniale di legno aromatico, come quelli della sua infanzia. Made
in Cattelan è una sciarpa con l’effigie di Villa Medici in vendita, per proteggersi dal freddo. L’arte come un rito condiviso, al pari delle fasce indossate dai tifosi di calcio. La mostra inaugura il Festival des
Lumières, che tornerà con nuove visioni. Entrata 6 euro.