Prati, attentato alla polizia Molotov contro il blindato
Attacco in serata al commissariato
Non ha scelto la notte fonda per entrare in azione. Ma l’ora di cena, con i locali di Prati pieni di clienti, come tutti i venerdì sera. E ha colpito uno dei commissariati di polizia più noti di Roma. E’ un mistero dai contorni inquietanti quello che è successo ieri sera in via Ruffini, vicino alla sede della Rai di viale Mazzini e al Teatro delle Vittorie. Un uomo non ancora identificato ha lanciato una bottiglia incendiaria contro i veicoli della polizia che erano stati parcheggiati fuori dal palazzo.
La fiammata ha innescato un incendio che ha coinvolto la parte anteriore di un vecchio furgone con i colori d’istituto. I primi a intervenire sono stati proprio gli agenti del corpo di guardia che hanno cominciato a spegnere le fiamme con gli estintori, ma poi sono arrivati i vigili del fuoco del vicino distaccamento per completare l’opera. Nessuno è rimasto ferito ma un attacco del genere a un commissariato a Roma non si ricordava da tempo. E per di più in Centro.
Le indagini sono scattate immediatamente: non si esclude che l’attentatore, che avrebbe agito da solo e che si è poi allontanato su uno scooter, possa essere stato ripreso dalle telecamere esterne al commissariato e da altri impianti di videosorveglianza del quartiere. Gli specialisti della Scientifica insieme con gli artificieri della Questura hanno svolto un lungo e accurato sopralluogo in via Ruffini sui mezzi danneggiati dalle fiamme alla ricerca di indizi che possano portare a chi ha lanciato la bottiglia molotov. Intanto gli investigatori della Squadra mobile, la Digos e gli stessi agenti di Prati hanno cominciato una serie di accertamenti per scoprire il movente. Fra le ipotesi, la vendetta legata all’attività del commissariato che sovrintende su ciò che accade allo stadio Olimpico, sicurezza, daspo e autorizzazioni per striscioni compresi, o di qualcuno che in passato è stato arrestato o denunciato da quell’ufficio e ha avuto guai giudiziari. Ma ciò che rende tutto ancora più preoccupante è la vicinanza con l’episodio di ieri sera, avvenuto poco dopo le 21, con l’attentato di qualche giorno fa alla stazione San Giovanni dei carabinieri di via Britannia, rivendicato dagli anarchici del Fai-Fri cellula Santiago Maldonado. Si valutano a questo punto collegamenti anche con quel fatto e non si escludono, anche se per il momento non ci sarebbero elementi concreti, legami con l’annunciata presenza di infiltrati estremisti nel corteo di oggi pomeriggio dei migranti.