Giallorossi, sfida da urlo con la Juve Lazio col Crotone
Assalto al Crotone. Olimpico tabù da 2 mesi, in 40 mila allo stadio
Due mesi. Sessanta giorni, anzi 62, per l’esattezza, senza vittorie. Un’eternità se sei lassù e devi tenere il ritmo delle regine designate: Napoli, Juventus , Inter, Roma. Eppure la Lazio non conquista un successo all’Olimpico addirittura dal 22 ottobre, quando dominò il Cagliari: 3-0.
Da quel momento, il buio. La partita sospesa con l’Udinese, il pareggio con la Fiorentina (1-1), la sconfitta con il Torino (1-3) e in mezzo – benché formalmente in trasferta – il derby perso contro la Roma (1-2). È vero, ci sono feroci querelle arbitrali in tutte queste partite, ma il bilancio è allarmante: due mesi senza vittorie.
Antivigilia di Natale, ora di pranzo: c’è il Crotone, occasione ideale per ricominciare. Anche il clima, inteso come ambiente, sembra perfetto: la Lazio parla di quasi 40mila tifosi, che sono tantissimi se consideriamo le medie biancocelesti. Si sta organizzando, in stile spagnolo, una «pañolada»: fazzoletti bianchi sventolati da uno stadio intero come segnale di protesta. Contro chi? In questo caso l’obiettivo è chiaro: gli arbitri in generale, Giacomelli e Di Bello in particolare.
Inzaghi parla chiaro: «La priorità è il ritorno alla vittoria». Sarebbe il modo migliore per avventurarsi in una fine d’anno complicata e decisiva: la Fiorentina per Santo Stefano, una sfida che vale per andare in semifinale di Coppa Italia; l’Inter a San Siro sabato 30, fondamentale per rimanere agganciati al vertice della classifica prima dell’anno nuovo.
Il presidente Claudio Lotito è invece intervenuto ieri alla radio del club dove ha parlato anche del rinnovo di contratto che l’olandese De Vrij non firma: «Gli uomini cambiano ma la Lazio resta. Qui si tratta dell’etica delle persone, noi ci comportiamo sempre bene con tutti e ci aspettiamo che angli altri facciano altrettanto nei nostri riguardi».