Giovanni Allevi: «Dopo il buio, riparto da Roma»
A Santo Stefano un concerto all’Auditorium
«Il pubblico mi ha portato in dono il regalo più bello che potessi ricevere: il tour di
Equilibrium destinato al tutto esaurito in ogni sua data. Dopo le difficoltà che ho affrontato negli ultimi mesi, legate alla vista, è bellissimo ricevere tanto affetto»: è così, come un’uscita dal tunnel, che Giovanni Allevi presenta il concerto di martedì all’Auditorium, prima data del tour che prende il nome dall’ultimo album. Il decimo in studio.
L’estate scorsa quel trauma che ha segnato l’ispirazione, oltre che la vita: mentre si trovava in Giappone, alla fine del
Japan Tour 2017, Allevi è stato sottoposto a un intervento d’urgenza agli occhi, a causa di un improvviso distacco della retina. Il buio improvvisamente. Si è temuto il peggio. Poi la ripresa e la guarigione.
Ha raccontato così quei momenti: «Quando la vista viene meno, entrano in gioco gli altri sensi e altre facoltà irrazionali come l’intuizione. In questa nuova dimensione la mia musica ha potuto varcare orizzonti ancora inespressi. Credo che l’album sia una conseguenza inaspettata di questa difficile vicenda». Equilibrio, «ma è nei momenti in cui si perde stabilità che si dà il meglio di sé. A me è successo. Non sentire un centro è un elemento positivo. La musica è movimento, è una fiamma vivace che può spegnersi e che si nutre anche del conflitto». Un disco particolare: un primo cd contiene dieci tracce con cinque brani eseguiti piano solo da Allevi, il resto con gli archi dell’Orchestra sinfonica italiana. I musicisti dell’Orchestra sinfonica saranno accanto al compositore anche nel tour, che proprio all’Auditorium prenderà il via: «Ormai è una tradizione partire dalla Capitale — osserva il musicista che mescola da anni rock e accademia —. Un modo per ricambiare la stima di cui ci inondano i romani». La seconda parte del nuovo lavoro ha visto invece Allevi registrare a Milano con il virtuoso del piano americano Jeffrey Biegel, collaboratore di nomi come Leonard Bernestein e Keith Emerson. L’italiano alla direzione, l’altro al piano. Il loro Concerto per Pianoforte e Orchestra n.1 sarà riproposto live dall’orchestra: «Per una volta sarò in platea ad ascoltare l’esecuzione di un mio lavoro».