Comuni del Lazio e scenari teatrali
Pièce in cartellone e l’impegno per il recupero delle sale inagibili
Il teatro: una grande risorsa della Regione Lazio. In questi anni ha investito oltre 18 milioni di euro per sostenere, ristrutturare e riaprire le sale, intervenendo in 41 teatri pubblici del territorio: 13 in provincia di Viterbo e Roma, 5 in provincia di Frosinone, Rieti e Latina. «Ce ne sono ancora una quindicina inagibili — spiega Alessandro Berdini direttore di Atcl (associazione teatrale fra i comuni del Lazio) — Si continuerà a lavorare anche su questi, perché aprire nuovi spazi significa qualificare il territorio, si favorisce la coesione e anche la promozione ambientale. Senza contare che il teatro dà lavoro a chi lo fa e crea sinergie tra chi lo segue: è un importante patrimonio da salvaguardare». La giunta Zingaretti ha prima riattivato fondi bloccati dalla precedente amministrazione destinati a 25 progetti di ristrutturazione, poi ha investito altri 5 milioni di euro per ammettere 14 teatri al piano di sviluppo previsto per il 2017-19. Numerosi gli spettacoli in cartellone sui vari palcoscenici nei prossimi mesi: dall’Avaro di Molière con Alessandro Benvenuti (6 gennaio al Comunale di Albano Laziale) a Copenaghen di Michael Frayn con Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Giuliana Lojodice (al Traiano di Civitavecchia dal 17 febbraio) e inoltre Edipo re ed Edipo a Colono di Sofocle con Glauco Mauri (24 febbraio Flavio Vespasiano di Rieti), La bottega del caffè di Goldoni (28 febbraio al Nestor di Frosinone) e
Finché giudice non ci separi di Augusto Fornari (4 marzo Teatro Europa di Aprilia). Insomma, l’Atcl ha creato un radicamento capillare, coinvolgente 90 comuni con un’utenza di oltre un milione di abitanti, esclusa Roma. «Il teatro è sempre vincente — conclude Berdini — e crea aggregazione, perché su smartphone non puoi vederlo!».