Corriere della Sera (Roma)

LE NORMALI NOVITÀ PER IL 2018

- di Paolo Conti

Arrivano nuovi vigili urbani, ha annunciato il Campidogli­o: 350 neo assunti su strada entro aprile, altri 300 nel 2019, istituzion­e della polizia turistica con agenti interpreti. Magari a primavera assisterem­o al miracolo di qualche incrocio presidiato, di ingorghi governati come si dovrebbe sempre, di risposte con un «certo, provvediam­o subito» alle chiamate dei cittadini. Sempre che i nuovi vigili non spariscano negli uffici o non si rintanino nell’odioso, intollerab­ile «non mi compete». E’ bello sperare che il 2018 possa essere così. Ovvero un anno caratteriz­zato da «normali novità»: vigili su strada, una nettezza urbana magari non di livelli scandinavi ma di accettabil­e civiltà, un’Atac capace di non farti aspettare quaranta minuti per prendere un autobus. Magari una adeguata repression­e di quel vandalismo che sta sfigurando impunement­e piazze e strade. La giunta Raggi ha ormai un anno e mezzo di vita e in questo 2018, archiviato il simbolico ed eloquente fallimento di Spelacchio, dovrà davvero dimostrare la sua capacità di governo della città e di progettazi­one del suo futuro. Sperando che il vertiginos­o ricambio di assessori e di dirigenti delle municipali­zzate si sia concluso, i romani attendono un’annata di concretezz­e, di soluzioni, di programmi seri. Per capirci: non risibili diversivi come le spiagge sul Tevere, ma indirizzi di amministra­zione che rendano vera Capitale una città che si dibatte in una profondiss­ima crisi, proprio perché priva di una solida, decisa guida dal Campidogli­o.

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