LE NORMALI NOVITÀ PER IL 2018
Arrivano nuovi vigili urbani, ha annunciato il Campidoglio: 350 neo assunti su strada entro aprile, altri 300 nel 2019, istituzione della polizia turistica con agenti interpreti. Magari a primavera assisteremo al miracolo di qualche incrocio presidiato, di ingorghi governati come si dovrebbe sempre, di risposte con un «certo, provvediamo subito» alle chiamate dei cittadini. Sempre che i nuovi vigili non spariscano negli uffici o non si rintanino nell’odioso, intollerabile «non mi compete». E’ bello sperare che il 2018 possa essere così. Ovvero un anno caratterizzato da «normali novità»: vigili su strada, una nettezza urbana magari non di livelli scandinavi ma di accettabile civiltà, un’Atac capace di non farti aspettare quaranta minuti per prendere un autobus. Magari una adeguata repressione di quel vandalismo che sta sfigurando impunemente piazze e strade. La giunta Raggi ha ormai un anno e mezzo di vita e in questo 2018, archiviato il simbolico ed eloquente fallimento di Spelacchio, dovrà davvero dimostrare la sua capacità di governo della città e di progettazione del suo futuro. Sperando che il vertiginoso ricambio di assessori e di dirigenti delle municipalizzate si sia concluso, i romani attendono un’annata di concretezze, di soluzioni, di programmi seri. Per capirci: non risibili diversivi come le spiagge sul Tevere, ma indirizzi di amministrazione che rendano vera Capitale una città che si dibatte in una profondissima crisi, proprio perché priva di una solida, decisa guida dal Campidoglio.