Rifiuti, ecco i siti per gli impianti
Sono Cesano e Casal Selce, nel XIII Municipio, i siti individuati dal Campidoglio per realizzare i nuovi impianti di trattamento rifiuti. Ma è già scontro tra Comune e Regione: secondo quest’ultima, da Palazzo Senatorio sono arrivate solo slide, non veri progetti.
Solo slide, e non progetti veri con dati, cifre, presupposti, obiettivi. Mercoledì, finita la conferenza stampa sulla raccolta differenziata («Siamo al 44,5%, non faremo nessuna discarica») e nel pieno delle polemiche sul maiale della Romanina (che, adesso si sa, è di un Casamonica) il Comune cerca l’accelerazione sul piano-rifiuti. Scrive all’assessore regionale, Mauro Buschini. Che, però, apre il plico e sorride: «Non si tratta dei progetti tanto attesi, bensì di 42 slide (22 per l’impianto di Casal Selce e 20 per quello di Cesano) che raccontano la bontà del compostaggio».
Allora è ufficiale. Cesano e Casal Selce, nel XIII Municipio, quadrante vicino a Malagrotta, siti già contestati dai residenti che, soprattutto nel secondo caso, insistono sui vincoli che tutelano i terreni. Due zone ma tre impianti perché l’idea è di accorpare, a Casal Selce, compostaggio e riciclo del multimateriale leggero, plastica per esempio, mentre a Cesano si lavorerebbe solo l’umido. Polemica, quella sul «doppio» impianto, che si aggiunge alla tipologia dei macchinari scelti da Ama, aerobica e non anaerobica - come spiega la parola stessa lavora con l’ossigeno, senza isolamento - come invece si era stabilito in epoca Marino. Per i detrattori una decisione molto meno rispettosa dell’ambiente, della salubrità dell’aria e quindi, indirettamente, dei residenti e dei territori. Lorenzo Bagnacani, presidente di Ama, ha comunque confermato l’avanzato stato di progettazione: l’iter sarà concluso a breve con le necessarie richieste di impatto ambientale alla Regione. «Abbiamo presentato gli impianti alle diverse istituzioni - ha precisato il presidente -: non ci hanno criticato per il foglio bianco ma per il contrario, dicono che siamo troppo ambiziosi». E invece, le slide, non bastano. «Il Campidoglio presenti documenti seri e la Regione si attiverà per esaminarli e approvarli celermente - dice Buschini -. Ma se Roma Capitale continua a pensare che i progetti debbano essere presentati ai social network sbaglia, perché Facebook non è abilitato per le autorizzazioni».