Lazio, si riparte da Immobile
Si riparte da Immobile e da due partite in casa: Chievo e Udinese per fare il pieno di punti e di gol
Abbronzato e riposato dopo la vacanza alle Maldive. Ciro Immobile, 20 gol, in testa alla classifica della Scarpa d’oro, è pronto per la ripresa del campionato: due gare in casa con Chievo e Udinese.
È davanti a Messi e Cristiano Ronaldo. Ha staccato Neymar, Lewandowski, Suarez, Icardi, Falcao: il meglio dei goleador mondiali. Solo Cavani e Kane tengono il passo.
Il percorso di Ciro Immobile è impressionante: non a caso è in testa alla classifica della Scarpa d’oro insieme all’uruguaiano e all’inglese. Ha rallentato sul finire dell’anno: a dicembre ha segnato appena una rete in campionato, al Crotone, ma ha aperto il 2018 con quattro gol alla Spal. Come a dire: sono tornato.
È tornato dalle Maldive, intanto. Si è rilassato, riposato, fotografato. Una pioggia di post su Instagram. Così fan tutti. È pronto a ripartire, anche se la sosta nasconde sempre un’insidia: non sai mai come stai né come stanno le avversarie. La Lazio ha il vantaggio di ricominciare dalle certezze: Immobile innanzitutto, ma anche il modulo (sempre lo stesso), la serenità garantita da risultati oltre ogni aspettativa. Nell’ambiente c’è una convinzione feroce: l’obiettivo della Champions viene ritenuto raggiungibile, si ha la sensazione che nessuno stia meglio della squadra di Inzaghi, nemmeno chi è in testa.
Si guarda le spalle e sorride, Immobile. Dietro a lui si muovono due ragazzi che farebbero segnare il più scarso dei centravanti: Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Piedi buoni, fantasia, voglia di correre, lanci in profondità. E Immobile sembra fatto apposta per giocare con loro. Lo cercano negli spazi, lui si catapulta dentro e punta la porta. L’attacco della Lazio non va mai fuori giri e non ha eguali in campionato (la Juve ha segnato una rete in più, 49 a 48, ma ha anche giocato una gara in più e, quindi, ha una media di gol a partita inferiore).
Immobile guida la Lazio in quattro giorni che possono indirizzare il campionato. Ci sono due partite in casa: domenica, ore 15, il Chievo; mercoledì, alle 18.30, l’Udinese. Impegni che, al netto delle scaramanzie, devono portare sei punti. E allora la classifica assumerebbe davvero un altro volto, perché la squadra di Inzaghi volerebbe certamente al terzo posto e, in più, guadagnerebbe terreno su almeno una delle concorrenti, oppure su tutte e due: Inter e Roma, infatti, hanno lo scontro diretto, che affrontano claudicanti per le recenti vicissitudini vissute in campionato.
Certo, un rimpianto la Lazio ce l’ha. Alla vigilia della sciagurata doppia sfida contro la Svezia, la domenica che Roma venne colpita da un acquazzone, non fece nulla perché la partita contro l’Udinese si giocasse. Anzi, diciamo la verità: si adoperò affinché venisse rinviata. Immobile era acciaccato e si pensava che i friulani sarebbero rimasti sempre quelli, vittime sacrificali. Macché: in panchina è arrivato Oddo, ex laziale, e sono diventati avversari temibilissimi. Hanno vinto cinque delle ultime sette partite e nel recupero l’impegno sarà duro. Il rimpianto di non avere giocato il 5 novembre è forte.
Stavolta, però, Immobile sarà tirato a lucido. Ha smaltito gli acciacchi di fine anno, ha messo da parte la delusione per il Mondiale sfumato, vuole trascinare la Lazio in Champions. E prendersi la Scarpa d’oro, alla faccia di Messi, Cavani, Kane.
Il bomber Ha segnato più di Messi e Ronaldo, solo Cavani e Kane tengono il suo passo
In forma È appena ritornato dalla vacanza alle Maldive: sole e riposo per ricominciare