UN MESSAGGIO IN LINGUA LATINA PER L’OPERA PELLEGRINAGGI
Caro Conti, ho letto la lettera della signora Luisa Vittiano apparsa l’11 gennaio scorso a proposito del bus a due piani dell’Opera Romana Pellegrinaggi che occupa sempre l’area di sosta dell’Atac in Piazza Pia, compresa la «mia» linea 62. Ha ragione la signora. Noi utenti dobbiamo spostarci in mezzo alla strada per capire quando arriva il bus e le manovre sono complicate. Io sono un cattolico, vado a Messa tutte le domeniche. E sinceramente penso che questa arroganza contraddica lo stesso papa Francesco quando ricorda a tutti, immigrati compresi, che le leggi civili vanno rispettate. P. Alberti
Si tratta del pullman della flotta Roma CristianaVaticanandrome.org di proprietà dell’Opera Romana Pellegrinaggi. Dispiace sinceramente che proprio da un’organizzazione così prestigiosa e significativa arrivi un messaggio di noncuranza per le regole condivise. Le aree riservate alle partenze e arrivi dell’Atac non vanno occupate da privati. Ricorrendo all’ironia, proviamo a rivolgerci in latino a monsignor Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’OPR: Omnes Urbis cives legibus parere debent, vos etiam. Tutti devono rispettare le regole della città, anche voi. Chissà, forse il messaggio arriverà a destinazione... pconti@corriere.it