Corriere della Sera (Roma)

Imbrattato il murale anti-femminicid­i

Vandali in azione a San Lorenzo. L’assessora Marzano: «Gesto vile e incivile»

- di Manuela Pelati

Quei fantasmi bianchi sul muro di San Lorenzo urlano nel silenzio ancora una volta. I vandali che hanno imbrattato le sagome del murale dedicato alle donne uccise per lo più da mariti e fidanzati, hanno inferto un altro colpo alla violenza. «Un gesto vile che manifesta ignoranza e inciviltà», accusa l’assessora Flavia Marzano. I dati del 2017 sul femminicid­io mostrano una vittima ogni tre giorni.

Quando il murale fu inaugurato nel 2012, le sagome erano 107, ma nel 2017 le vittime in Italia registrate dall’Istat sono state più di 150. Su via dei Sardi a San Lorenzo non c’entrano più. La lunga scia del dolore disegnata sul muro del marciapied­e prosegue sulla strada ad angolo e continua in quella successiva. L’impression­e è che sembra non finire mai. Ma ieri i segni delle morti violente sono stati deturpati dall’indifferen­za di chi banalizza il male con le bombolette spray.

Le sagome che ricordano le vite spezzate da un amore malato erano state pulite a fondo da Retake nel 2015 e smacchiate l’anno scorso dopo un altro imbrattame­nto.

Le donne uccise da uomini violenti in Italia negli ultimi 10 anni sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia. E le vittime di atti persecutor­i che hanno esposto denuncia sono il 16% delle donne tra i 16 e i 70. Ma non sono numeri che rispecchia­no la realtà perché il 78% delle donne che ha subito stalking, 8 su 10, non ha parlato con nessuno e non ha cercato aiuto. Urla nel silenzio che sul murale di San Lorenzo hanno voce e rispetto.

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