Escape room, enigmi e magie in una stanza
Guida al fenomeno delle «escape room»: stanze magiche con enigmi da sciogliere e porte da aprire, da Trastevere al Tiburtino
Che fareste se la vostra auto andasse in panne mentre siete di passaggio in una zona isolata, con un temporale che imperversa e i cellulari senza campo? E se davanti a voi ci fosse anche una casa dall’aspetto poco rassicurante? Per sondare l’intraprendenza dei più coraggiosi tre ragazzi romani hanno preso il concetto di escape room ovvero i «giochi di fuga dal vivo» in cui i partecipanti chiusi in una stanza allestita a tema devono cercare di uscire utilizzando la logica per sciogliere vari indizi enigmatici - e l’hanno, diciamo così, esploso allestendo la prima «real movie experience» capitolina in quel dei Monti Tiburtini (via del Casale Fainelli). «É una tipologia di gioco più ampia racconta Andrea Consiglio, che insieme a Enrico Fabrizi e Spartaco M. Del Grande ha già aperto Escape Room Roma -i concorrenti si muovono in uno spazio di 80 metri quadri, possono entrare e uscire con attori che fanno incursioni e una storia, e una scenografia, che si rifà al film The Ring e al personaggio di Samara che dà il nome al gioco». Andrea, Enrico e Spartaco sono tra i pionieri di una tendenza che, con il tempo, ha appassionato sempre più giovani a Roma (e non solo). In via Benadir, i tre ragazzi di Escape Room Roma continuano a far arrovellare decine di appassionati con gli enigmi dell’«Annegatore» e di «Prometheus». Mettere in piedi una escape room non è per niente facile. Ci vogliono mesi di lavoro. Inventiva, intelligenza, creatività. Chiedete a Flavio Iacobini, professione prestigiatore, che due anni fa dopo un viaggio negli Usa ha creato Magic Escape
Room. Tre stanze magiche: Lo studio di Houdini, La piccola Emily e Fuga da Azkaban. «E ora stiamo aprendo altre quattro stanze a San Giovanni - spiega Flavio, altro pioniere del settore - due ispirate a Indiana Jones, una agli animali fantastici, un’altra a V per
Vendetta». La magic room di Flavio - con arredi particolarissimi e 600 libri antichi esposti - richiama tante famiglie. Anche se il target più assiduo di visitatori, come nelle altre room, va dai 25 ai 35 anni. A Roma si contano, circa, 25 escape ognuna ha una media di 2-3, stanze, per un totale di 50 storie ideate quasi tutte da giovani che così hanno, di fatto, avviato un’attività. Roba da nerd? Niente affatto. «Servono scenografi, attori conclude Flavio - è un lavoro complesso, alcune escape sono ormai di seconda generazione, non hanno solo lucchetti da aprire». Come in
Mentalmente, escape room di Frascati, o nelle affascinanti storie di Game Over, a Trastevere. Impossibile elencarle tutte. Provarle, invece, è tutta un’altra storia.