«Arte: Sostantivo Femminile», premiate otto donne impegnate nella cultura
Otto donne che hanno fatto dell’arte e della cultura un impegno di vita. Da dieci edizioni il premio «Arte: Sostantivo Femminile», ad ogni ricorrenza dell’8 marzo, continua con tenacia ed entusiasmo a collezionare, con il multiplo «otto», nuove personalità nel palmares dove brillano già i nomi di Carla Accardi, Laura Biagiotti, Carla Fendi, Nicoletta Spagnoli. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna ha visto sfilare anche quest’anno nomi eccellenti, scelti dall’associazione A3M presieduta da Maddalena Santeroni. Il 2018 è l’anno della regista Francesca Archibugi, di Piera Detassis (Fondazione Cinema per Roma), della critica Teresa Macrì, dell’artista Tomaso Binga (ha scelto un nome maschile per protesta, e la sua performance di poesia è stata applauditissima), e di Myrta Merlino, Federica Pirani, Daniela Porro (dirige il Museo Nazionale Romano). E continua la bella abitudine durante la cerimonia condotta da Angelo Bucarelli, di chiamare sul palco per la consegna dei riconoscimenti alcune premiate degli anni precedenti: ecco Sabrina Florio, Camilla Nesbitt, Luce Monachesi, Monique Veaute, e la stessa direttrice del museo Cristiana Collu. Nel salone centrale, le prime file tornano a riempirsi di amici del Premio: Marisela Federici, Irene Ghergo, Eliana Miglio, Paolo Giaccio, l’artista Giuseppe Pietroniro, Adriana Sartogo, Esther Crimi, la gallerista Erica Fiorentini. Per continuare a parlare di arte e di donne, invito al cocktail nel salone dell’Ercole.