Corriere della Sera (Roma)

Tragedia davanti al circolo Aniene Morto sulla moto avuta in regalo

Un’altra vittima a Torrenova. Da gennaio +20% di decessi rispetto al 2017

- R. Fr. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il 20% di morti sulle strade in più rispetto all’anno scorso nello stesso periodo. In meno di tre mesi a Roma hanno perso la vita più di 30 persone, ovvero quelle che muoiono per lo stesso motivo in un anno a Parigi o Berlino. Una strage continua, che purtroppo fra martedì e ieri è proseguita con altri due morti. Un trentenne di origine portoghese ma residente a Roma, Marcio da Silva Arantes, si è schiantato in moto nella tarda serata prima contro un lampione e poi contro un muro nei pressi del circolo Canottieri Aniene, all’Acqua Acetosa. Distrutta la sua Honda 750 che solo pochi giorni prima i genitori gli avevano regalato. Un altro giovane, di 27 anni, è morto ieri mattina sulla diramazion­e Roma sud dell’A1, fra Torrenova e il Raccordo anulare, in un incidente fra la Fiesta che guidava e due furgoni.

In pratica dall’inizio dell’anno sono decedute tre persone a settimana per incidenti stradali a Roma e provincia e centinaia sono quelle rimaste ferite, anche in gravi condizioni. Al punto che ieri il presidente della commission­e Trasporti del Comune, Enrico Stefàno, ha sottolinea­to: «Quelli sulla sicurezza stradale sono numeri da guerra che Roma non può accettare. La città ha una quantità sproposita­ta di auto, l’obiettivo principale è spostare le persone dal trasporto privato a quello pubblico e già così si ridurrebbe il numero di incidenti». Per Paolo Fedele, rappresent­ante della polizia locale in commission­e, è vero che «si è avuta una diminuzion­e degli incidenti senza feriti, ma purtroppo si registra un +12% di incidenti con feriti e un +20% di incidenti mortali». E mentre l’ingegner Fabrizio Benvenuti di Roma Servizi ha rivelato che «fra le strade più pericolose è emersa via di Torrevecch­ia», è anche in atto un progetto per aumentare gli autovelox. Ma per il presidente del Codacons Carlo Rienzi la causa principale di tutti questi incidenti mortali «è la totale mancanza di controlli in città, una giungla dove regna l’anarchia più totale».

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