Volodin, pianoforte romantico
Alexei Volodin, rappresentante della scuola pianistica russa, terrà il concerto Dediche oggi alle 17.30 nell’Aula Magna della Sapienza (piazzale Aldo Moro 5, info: 06.3610051/52) per i concerti della Iuc.
Il primo brano in programma è Widmung, che significa appunto «dedica»: un breve Lied per voce e pianoforte di Schumann, che apre una raccolta da lui dedicata all’amata Clara per le nozze. Sarà ora eseguito nella trascrizione per solo pianoforte di Liszt. A seguire ancora Schumann con Kreisleriana, otto piccoli brani ispirati ad una stramba figura di musicista inventata da E.T.A. Hoffman, scrittore da lui amatissimo: Schumann la compose nel 1838 in soli quattro giorni. La dedicò a Chopin, che rispose dedicando due anni dopo a Schumann la propria Ballata n. 2. Conclude il concerto la monumentale Sonata in si minore di Liszt, dedicata a Schumann, che a sua volta gli aveva intitolato la propria Fantasia op. 17: composta nel 1853, è l’unica Sonata di Liszt e costituisce una pietra miliare della musica dell’Ottocento, poiché supera la divisione in movimenti staccati, fondendoli in un unico blocco.
Il quarantenne Volodin è considerato uno dei più completi pianisti di oggi. Le sue doti sono quelle proprie della grande scuola russa: ferrea disciplina, tecnica straordinaria, interpretazione intensa e vissuta con tutta l’anima. A questo aggiunge una sua personale qualità: la delicatezza e raffinatezza di tocco. Il suo repertorio spazia da Beethoven a Gershwin, ma i compositori d’elezione sono i grandi romantici, al centro del concerto romano.