IN ATTESA DI REGOLE NECESSARIE
Ancora uno sciopero dei mezzi pubblici. A distanza di sole due settimane dall’astensione nazionale dell’8 marzo indetta da Usb, giovedì la città sarà nuovamente bloccata per 24 ore. Questa volta sono Usb, Orsa e Confail a protestare contro il concordato preventivo dell’Atac. Che però è stato già avviato e non si può fermare, come sanno gli stessi sindacati. La situazione ormai appare fuori controllo e a farne le spese sono i cittadini. Il Garante degli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, ha annunciato che le norme che regolamentano la «rarefazione» degli scioperi vanno riviste. In particolare andrebbe raddoppiato il lasso di tempo che passa tra un’astensione e l’altra, che ora è di soli dieci giorni. Su questo lavora il Garante, che però auspica anche che il nuovo Parlamento approvi finalmente una legge sulla rappresentatività dei sindacati, sulla falsariga dell’accordo sulla contrattazione firmato da Confindustria e sindacati, che proprio su questo tema va a innovare. La razionalizzazione del numero delle sigle, che adesso dilagano, comporterebbe una riduzione degli scioperi. Bisognerà ancora attendere, dunque, visto che il Parlamento sta per insediarsi. Intanto il Tar del Lazio dà una mano ai cittadini stabilendo che i lavoratori in sciopero dovranno rientrare a lavoro in tempo utile affinché la ripresa del servizio avvenga esattamente nell’ora indicata per la fine dell’astensione.