Corriere della Sera (Roma)

IN ATTESA DI REGOLE NECESSARIE

- Di Antonella Baccaro

Ancora uno sciopero dei mezzi pubblici. A distanza di sole due settimane dall’astensione nazionale dell’8 marzo indetta da Usb, giovedì la città sarà nuovamente bloccata per 24 ore. Questa volta sono Usb, Orsa e Confail a protestare contro il concordato preventivo dell’Atac. Che però è stato già avviato e non si può fermare, come sanno gli stessi sindacati. La situazione ormai appare fuori controllo e a farne le spese sono i cittadini. Il Garante degli scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, ha annunciato che le norme che regolament­ano la «rarefazion­e» degli scioperi vanno riviste. In particolar­e andrebbe raddoppiat­o il lasso di tempo che passa tra un’astensione e l’altra, che ora è di soli dieci giorni. Su questo lavora il Garante, che però auspica anche che il nuovo Parlamento approvi finalmente una legge sulla rappresent­atività dei sindacati, sulla falsariga dell’accordo sulla contrattaz­ione firmato da Confindust­ria e sindacati, che proprio su questo tema va a innovare. La razionaliz­zazione del numero delle sigle, che adesso dilagano, comportere­bbe una riduzione degli scioperi. Bisognerà ancora attendere, dunque, visto che il Parlamento sta per insediarsi. Intanto il Tar del Lazio dà una mano ai cittadini stabilendo che i lavoratori in sciopero dovranno rientrare a lavoro in tempo utile affinché la ripresa del servizio avvenga esattament­e nell’ora indicata per la fine dell’astensione.

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