L’Italia? È un condominio in cerca dell’amministratore
Bertolino al Brancaccio con il nuovo show dove invita i politici
«Era in programma di fare lo spettacolo fino alle elezioni, ma tanto non è cambiato niente. Siamo ancora in clima pre-elettorale»: se la ride, Enrico Bertolino, dal suo show fra satira e politica che si sposta in tutta Italia come una grande tribuna mobile. Stasera Di male in seggio, l’ultimo suo lavoro di instant theatre — formula snella che mescola narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca — sarà al Brancaccio, con la regia di Massimo Navone. Politici invitati tanti. Stasera si sottoporranno alle domande del pubblico il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Viola Carofalo, leader di Potere al Popolo. «Il clima è amichevole. Una chiacchiera. Non tendiamo trappole».
Riflette: «Sta avvenendo la prevedibile mutazione genetica, il cambiamento di pelle rispetto alle promesse elettorali. Chi era contro l’Europa cambia idea. Chi ha propagandato il reddito di cittadinanza deve spiegarsi bene, perché in molti hanno provato a incassare la vincita. E sono rimasti delusi. Pensavano funzionasse come con le scommesse della Snai » . Il punto di partenza sono le suggestioni di Zygmunt Bauman, «filosofo polacco sostenitore della società liquida. Nulla è definitivo. Tutto cambia: Salvini fa l’italiano, Berlusconi prima gran regista arretra... La velocità è più importante della durata, e non è un fatto privato. L’alternanza è fra on line e off line. Un blocco su whatsapp, e ci si agita come pazzi in cerca di segnali di vita nel cosmo. Invece che al Sole 24 Ore ci si affida a Internet per i Bitcoin. Le foto restano intrappolate nel telefonino, una volta passavano quindici giorni prima che il rullino venisse stampato. E ci si attardava con il negoziane a discutere della bontà delle inquadrature, del tempo di posa».
L’alternanza è fra on line e off line. Un blocco su whatsapp, e ci si agita come pazzi in cerca di segnali di vita nel cosmo