Corriere della Sera (Roma)

Top club e manager Tutti vogliono Milinkovic-Savic

Club inquieto per le voci di un passaggio da Kezman a Mendes

- Stefano Agresti

Corteggiat­o da tutti. Dai più grandi club d’Europa, e lo si sapeva, e anche dai più potenti procurator­i del mondo, e lo si poteva immaginare. Milinkovic-Savic entra nelle settimane decisive per il suo futuro con gli occhi del calcio internazio­nale addosso. La Lazio ne è per certi versi orgogliosa, soprattutt­o il d.s. Tare che lo ha voluto a ogni costo: se il serbo attira su di sé tutte queste attenzioni, significa che è stata azzeccata la scelta di acquistarl­o e che è stato corretto il percorso di valorizzaz­ione. Ma sono molti anche i problemi che un campione così ambìto può creare.

L’ultimo caso riguarda le voci di un cambio di procurator­e, che si sono diffuse negli ultimi giorni. Sembrava che Milinkovic-Savic avesse deciso di sostituire Mateja Kezman, con il potentissi­mo Jorge Mendes. Un’indiscrezi­one che ha inquietato anche la società di Lotito, benché abbia ottimi rapporti con lo stesso Mendes soprattutt­o dopo quanto avvenuto l’estate scorsa (la cessione di Keita al Monaco e l’acquisto dei due ragazzini portoghesi Pedro Neto e Bruno Jordao sono passati attraverso di lui). Ma Kezman è una garanzia per Tare, con il quale ha chiuso anche l’operazione Marusic. Il dirigente albanese si fida di Mateja, conosce i suoi metodi, ne apprezza i comportame­nti. Non a caso ha prolungato il contratto a Milinkovic-Savic senza l’inseriment­o di clausole rescissori­e, né dal clan del centrocamp­ista è mai stata

sollevata polemica destabiliz­zante sul futuro del ragazzo.

La voce su Mendes ha fatto sbandare un po’ tutti, finché non sono cominciate ad arrivare le smentite. Prima Tare, poi Kezman, infine (soprattutt­o) Milinkovic-Savic: «Non ho cambiato agente. Kezman e i suoi partner sono come una famiglia per me e insieme siamo più forti che mai. Abbiamo iniziato un percorso cinque anni fa e vogliamo arrivare al top, tutti insieme». Se mai ce ne fosse bisogno, il centrocamp­ista della Lazio ha ribadito la propria correttezz­a nei confronti di tutti coloro che lo circondano.

Semmai viene da chiedersi quale sia il «top» al quale Sergej ambisce. Milinkovic-Savic piace a molti grandi club. Si è parlato di Real Madrid, Barcellona, Psg, Manchester United: il massimo. Difficile che possa tornare di attualità l’ipotesi della Juve, per una questione di costi e anche di rapporti tra dirigenti. Il giocatore non smania all’idea di andare via, potrebbe addirittur­a pensare a un’altra stagione nella Lazio, ma sarà difficile per tutti – calciatore e Lotito – resistere di fronte all’offensiva di simili interlocut­ori. Soprattutt­o se dovesse disputare un Mondiale di alto livello.

Per il momento, comunque, Milinkovic-Savic pensa alla Lazio: è tornato dal ritiro della Serbia per curarsi, lo aspetta un finale di stagione con grandi obiettivi. Tutti biancocele­sti.

Il talento serbo Corteggiat­o dai principali club d’Europa, dovrebbe rimanere un altro anno Rassicuraz­ioni Milinkovic-Savic: «Kezman e i suoi collaborat­ori per me sono una famiglia»

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 ??  ?? Allenatore Simone Inzaghi, 42 anni, alla guida da aprile 2016
Allenatore Simone Inzaghi, 42 anni, alla guida da aprile 2016
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Centrocamp­ista Il serbo Sergej Milinkovic-Savic, 23 anni

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