«Occhi di gatto» e Cristina D’Avena per Romics 2018
Che i cromosomi della femminilità siano influenti nel patrimonio genetico del Romics, il Festival internazionale del fumetto, animazione, cinema e games, lo dimostra il fatto che alla guida della grande kermesse romana ci sia una donna: Sabrina Perrucca. Ma la ventitreesima edizione, alla Fiera di Roma dal 5 all’8 aprile, accenderà un riflettore in più sul lato rosa dell’universo comics, ospitando alcune delle disegnatrici più amate nella rassegna «Non solo principesse-Donne che disegnano donne», firmata con la Scuola Romana di Fumetti e a cura di Arianna Rea (autrice Disney). In programma mostre, live painting e incontri con Elena Casagrande, Giada Perissinotto, Yoshiko Watanabe, Veronica Frizzo, Serena Orginario, Angela Piacentini, Eva Rossetti e Lady Be, l’artista pop pioniera del mosaico realizzato con frammenti di plastica.
E donne protagoniste anche nella locandina del Romics con l’immagine delle tre ladre più famose dei manga, perché l’ospite d’eccezione di questa edizione di primavera è Tsukasa Hojo, creatore di Occhi di Gatto (anche di City Hunter e Angel Heart), per la prima volta in Italia. Sarà il protagonista di una mostra con cento tra tavole originali e poster e sarà premiato con il Romics D’Oro insieme a Massimo Rotundo, poliedrico maestro del fumetto italiano capace di mettere mano a un’icona come Tex, che oltre ad allestire un’esposizione di sue opere realizzerà dal vivo un maxi acquerello.
Tra le mostre quella dedicata a Il Corvo: Memento Mori di Roberto Recchioni, e tra gli ospiti l’australiano Simon Hanselmann e l’intramontabile Cristina D’Avena. Poi, come ogni anno, spazio all’editoria, al cinema, ai videogiochi e alle colorate sfilate di cosplayer (nella foto). Mentre è una novità assoluta l’assegnazione del Romics D’Oro non a un professionista del fumetto ma a un attore: Martin Freeman, divo britannico interprete sullo schermo di molti eroi dell’immaginario comics, da Lo Hobbit a Capitan America (www.romics.it).