I sonetti del Belli con la voce di Tom Hanks Lettura-spettacolo dei grandi doppiatori
Un sold out che reclama una replica, a maggio. La lettura-spettacolo con suoni d’ambiente (campane, carrozze, osterie) di 70 sonetti «coloriti» del poeta-cantore che ha eretto a suon di versi romaneschi «il Monumento della plebe di Roma», ha conquistato la platea. Merito del maestro Giuseppe Gioachino Belli, ma anche del cast di doppiatori «romani de Roma» (tra le voci più accreditate del doppiaggio nazionale) che li ha interpretati portando sul palco del Teatro Belli per due ore un cortocircuito sonoro: il racconto della città eterna in dialetto romanesco dell’800, con il timbro vocale inconfondibile degli attori mito di Hollywood. È stato come se Tom Hanks, Gwyneth Paltrow, Glenn Close, si mettessero tutti insieme a parlare di papato, governo e governanti, vicinato, mestieri, amori, sesso, facendo rivivere una Roma attualissima. Hanno studiato il «belliano»: Mino Caprio (Peter Griffin), Chiara Colizzi (Nicole Kidman), Massimo Corvo (Sylvester Stallone), Luca dal Fabbro (Steve Buscemi), Francesca Fiorentini (Paltrow), Ludovica Modugno (Close), Marco Mete (Kevin Bacon), Alessandro Quarta (voce di Ethan Hawke), Alessandro Rossi (Arnold Schwarzenegger), Marina Tagliaferri (Annette Bening), e Angelo Maggi (Hanks), che ha curato con Elio Iezzi la raccolta di componimenti del grande poeta, edita dalla Società Editrice Dante Alighieri (volume e audio).