Superman soul: il concerto di Marcus Miller
Due Grammy in carriera, il musicista newyorchese stasera all’Auditorium
Aveva solo venticinque anni quando il leggendario album Tutu, scritto e prodotto per Miles Davis, gli regalò la notorietà. Nella sua carriera ha vinto due Grammy Awards, l’«Edison award for lifetime achievement in jazz» 2013, la «Victorie du jazz» 2010, ed è stato nominato artista per la Pace Unesco 2013. Marcus Miller suonerà stasera all’Auditorium, tappa del suo nuovo tour Laid Black.
La scaletta è ben nutrita: il bassista, compositore e produttore, newyorkese di Brooklyn, definito «The Superman of soul», proporrà pezzi dal suo repertorio e nuovi brani in anteprima in cui applicherà la modalità dello slapping, l’alternanza di strappi e percussioni con il pollice. Miller ha dato nuova linfa alla tecnica, già usata da nomi come Larry Graham, Stanley Clarke e Jaco Pastorius. Nella sue vene scorre la grande lezione del jazz, orientata verso la jazz-fusion, fra esperimento e innovazione. Ha spiegato: «Mi piacciono il jazz degli anni 50, e la musica brasiliana, Djavan, Milton Nascimento. Ascolto anche l’hip hop, perché negli Usa è dappertutto. Amo generi e stili diversi, e pesco qua e là, per vedere cosa contaminare con il jazz». Eclettismo (è anche autore di colonne sonore) che accompagnato da virtuosismo l’ha portato a collaborare con giganti come Eric Clapton, George Benson, Aretha Franklin, Al Jarreau. E a mettere la creatività e le doti d’improvvisazione al servizio di significati profondi: «La musica — ha sostenuto — consente di guarire, di dare forza, di consolare i popoli nelle esperienze più terribili».
In Italia torna sempre volentieri, generosissimo con la sua band di talentuosi musicisti: stavolta per cinque serate. Roma è la data iniziale. Quasi un risarcimento,dopo una storiella che ama ricordare con un sorriso: «La prima volta che venni fu con Miles Davis, e suonammo sotto un tendone. Lui suonò solo per circa venti minuti, poi se ne andò, e così facemmo tutti. Vorrei chiedere scusa, ma fummo obbligati a seguirlo».