Strade, quanti pericoli: un pino cade ai Parioli Appio, si apre voragine
Buche, il calendario dei lavori dopo Pasqua
Nella Roma crivellata di buche ieri si è aperta un’altra voragine, profonda sei metri, in circonvallazione Appia. Due auto in sosta, rimaste in bilico sul cratere, per poco non sono cadute nel vuoto. E ai Parioli, in via Ettore Petrolini, un gigantesco pino marittimo è crollato danneggiando due macchine parcheggiate lungo la strada. Dal 2016 i cittadini segnalano al Municipio la fragilità del verde.
Continuano a collassare, dopo le piogge dei giorni scorsi, le strade della Capitale, già martoriate dal gelo di fine febbraio. Ieri un’altra voragine si è aperta in circonvallazione Appia, all’altezza del civico 97, tra via Latina e via Appia. L’asfalto potrebbe non aver retto alle infiltrazioni d’acqua, così massicce da scavare un cratere profondo sei metri e largo tre metri per cinque. Tra le cause si è ipotizzata anche la rottura di una fogna, ma secondo Acea sarebbe stato il crollo a danneggiare lo scarico sottostante. Per poco la maxi buca non ha inghiottito due auto in sosta, una Fiat Panda e un’Alfa Romeo, rimaste in bilico prima di essere recuperate dai vigili del fuoco intervenuti con una squadra di speleologi. Il tratto di circonvallazione tra via Numanzia e via Baccarini è stato chiuso in entrambi i sensi di marcia, per agevolare i lavori di messa in sicurezza. Consentito il transito dei pedoni, ma solo sul lato opposto della carreggiata. «Questo è il nono episodio di cedimento che interessa il nostro territorio in soli due anni — sottolinea la presidente del VII Municipio , Monica Lozzi — . Come nelle volte precedenti agiremo con nostre forze e nel più breve tempo possibile».
Dieci giorni fa, lo squarcio sulla circonvallazione Gianicolense nel quale hanno rischiato di sprofondare due vetture con dinamica del tutto simile. In rete il tema buche, tra i più dibattuti, scatena l’ironia degli internauti. Su Twitter Badu azzarda il paragone con le montagne russe della finanza globale: «Dopo la voragine che si è aperta in Borsa per il titolo di Facebook, Roma non ha voluto essere da meno». C’è invece chi, come JoviNow, si fa prendere dall’ansia: «Sembra che la città stia collassando. E se un giorno si aprisse una voragine vicino al Colosseo?».
Nel frattempo sul «piano Marshall» annunciato dall’assessora ai Lavori pubblici Margherita Gatta, 17 milioni di euro con l’obiettivo di riparare 50 mila buche in un mese, dal dipartimento fanno sapere: «Sono già partite le gare e la presentazione delle domande si chiuderà la prossima settimana. Dopo Pasqua le gare saranno assegnate e verranno programmati i lavori
secondo le criticità rilevate, in raccordo con i Municipi».
Dall’Appio ai Parioli, alle strade colabrodo si aggiunge un’altra emergenza: la fragilità del verde, messo a dura prova dal maltempo. Ieri mattina in via Ettore Petrolini, vicino a piazza delle Muse, un gigantesco pino marittimo si è abbattuto sulle auto in sosta. Il fusto ha invaso la strada impedendo il transito dei veicoli, mentre la chioma è finita nel giardino di un condominio. Nessuno è rimasto ferito, ma il comitato di quartiere (Associazione parco Mario Riva)
denuncia di aver più volte segnalato il pericolo. Il 15 dicembre 2016, in particolare, il II Municipio ha votato una risoluzione nella quale il consiglio impegna mini sindaca e assessori «a sollecitare con urgenza l’Ama e il servizio Giardini affinché realizzino un intervento di pulizia e manutenzione del parco». I cittadini sollecitavano la potatura e il controllo delle alberature, se non fosse che dopo due anni le loro richieste non sembrano aver trovato ascolto.
Il piano Marshall Il Comune ha detto che spenderà 17 milioni per riparare 50mila buche