Anna Frank, appello respinto: l’Olimpico a porte aperte
Il caso Anna Frank finisce senza stangate: anche la Corte federale d’appello, dopo il Tribunale federale, ha respinto la richiesta del procuratore Pecoraro, il quale aveva chiesto di punire la Lazio facendole giocare due partite a porte chiuse. In prima istanza, il 25 gennaio, tale richiesta era stata rigettata e ci si era limitati a un’ammenda di 50 mila euro nei confronti della società biancoceleste, ma Pecoraro aveva ritenuto incongrua la sentenza e aveva presentato ricorso. Non ha avuto successo nemmeno al secondo tentativo. I fatti risalgono al 22 ottobre, quando alcuni tifosi biancocelesti attaccarono decine di adesivi raffiguranti Anna Frank con la maglia romanista in curva Sud, dove erano stati dirottati per Lazio-Cagliari a causa della chiusura della Nord per cori razzisti. Se la Corte d’appello avesse accolto la richiesta formulata ieri da Pecoraro, sarebbero state giocate a porte chiuse la partita contro il Benevento del 31 marzo e il derby del 15 aprile.