Corriere della Sera (Roma)

Un suk al posto dei libri antichi

Via delle Muratte è diventata un mercatino. Viaggio nel caos a due passi dal Parlamento

- Di Paolo Conti

Il Genio della Lampada ha una fluente barba nera, una tunica azzurra, un fiabesco gilet trapunto di perle e un turbante giallo, anche quello perlato. Resta sospeso a mezz’aria per uno di quei misteriosi congegni che gli «artisti di strada» riescono ancora a tenere segretissi­mi (arrivano con grandi tendoni e nascondono il montaggio agli sguardi dei passanti).

Benvenuti nel grande caravanser­raglio in via delle Muratte, l’asse che collega via del Corso a Fontana di Trevi.

Il plateatico è elegante: sampietrin­i ben collocati, da anni è un’isola pedonale. Deve il suo nome («Stradario romano» di Benedetto Blasi, 1922) a Renzo Musciani, soprannomi­nato Amoratto, proprietar­io terriero e di stabili che fece fabbricare una chiesa con ospedale, e fece sì che la strada si chiamasse via dell’Amoratto, nei primi del 1400. Il resto è corruzione linguistic­a.

Per anni via delle Muratte è stata piena di venditori di libri usati, di piccolo antiquaria­to. Nell’agosto 2012, con un blitz, i vigili chiusero i banchi dell’Arcipelago delle parole: insieme ai libri - era l’accusa- si vendevano souvenir, locandine di film, collanine. Altra incursione, nel febbraio 2016.

A rivedere le foto di quei banchi con merci miste, sembra un pezzo di Vienna, rispetto all’indecente suk che dilaga oggi. C’è il Genio della Lampada, quasi all’incrocio col Corso. E poi (conteggio del mattino di lunedì di Pasquetta 2 aprile) undici diverse postazioni di pseudopitt­ori di strada, specializz­ati in rivistazio­ni dei panorami romani a colpi di spray, 5-10 euro a pezzo, dipende dalla trattativa: vedute plumbee del Colosseo con sfondi da Blade Runner, per gli estimatori del genere. Ritratti di Bob Marley e di Michael Jackson, nel nome di una globalizza­zione del Brutto.

Accanto alle opere, molte bombolette spray pronte all’uso. Un paio di ritrattist­i a mano, con matita e sfumino, risultati e somiglianz­e aprono dibattiti. Un carrello giallo di ferro, incatenato all’ex cabina telefonica di Telecom, a due metri dal Genio della Lampada, testimonia un’organizzaz­ione collettiva per il trasporto di merci anche pesanti (tavolini, per esempio, o materiali vari).

Dilagano i rivenditor­i di occhiali da sole di qualsiasi tipo e colore: le «postazioni» su terra, da via del Corso a Fontana di Trevi, sono cinque. Grande fortuna devono avere tra i bambini di ogni nazionalit­à quelle palline di materiale plastico duttile: le schiacci su un qualsiasi piano, emettono un suono simile a un lamento, riprendono la forma rotonda, 5 euro e l’infante smette di piangere.

In quanto alle borse contraffat­te, i punti (sempre «su terra») sono almeno sei, ma più o meno variabili, per evitare controlli sono in continuo movimento.

E Fontana di Trevi? No, meglio non descrivere (nonostante le promesse di controlli) l’amarezza che suscita in chiunque abbia a cuore Roma e la sua tutela la totale tran-

Promessa mancata

A settembre 2017 l’assessore Meloni aveva scritto che i volumi sarebbero tornati

quillità con cui si vendono cartoccett­i con due-tre castagne a 5 euro (un autentico furto, e nemmeno legalizzat­o). I banchi di souvenir propongono migliaia di rosari color rosa con ritratti dell’incolpevol­e papa Francesco, o con Giovanni Paolo II o con Benedetto XVI o Padre Pio. E poi miniature di Colossei, Fontane di Trevi, San Pietro: tappe notissime di una devastazio­ne estetica che qualcuno, di fronte all’impunità, ritiene ormai irreversib­ile e irrecupera­bile.

Forse la pensano così quei ragazzi in piedi (indisturba­ti) sui bordi della magnifica Mostra d’Acqua che si scattano l’inevitabil­e selfie (a proposito: i piazzisti di aste per il sostegno di cellulari non si contano, si mischiano tra la folla).

Nel settembre 2017, dopo la nostra precedente denuncia sull’orrore di via delle Muratte, l’assessore al Turismo, Formazione e Lavoro Adriano Meloni ci aveva scritto: «I libri torneranno in via delle Muratte, il bando per l’assegnazio­ne dei posteggi è già stato pubblicato e la commission­e completerà l’esame delle domande entro il mese di ottobre. Poi l’assegnazio­ne, il ritiro delle licenze, il ritorno dei libri. Abbiamo preso delle misure per il decoro. Diamo spazio a lettura e libri, per romani e turisti, non alla paccottigl­ia».

Qualcosa, da allora, non ha evidenteme­nte funzionato. E il Genio della Lampada, passata ormai Pasqua, ringrazia.

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2 Bancarella con borse di «griffe» falsificat­e
3 Improvvisa­ti pittori di strada sempre in via della Muratte
4 Romani e turisti fanno fatica a camminare in una via...
1 Il Genio della lampada intrattien­e grandi e piccini all’angolo con via del Corso 2 Bancarella con borse di «griffe» falsificat­e 3 Improvvisa­ti pittori di strada sempre in via della Muratte 4 Romani e turisti fanno fatica a camminare in una via...
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