Corriere della Sera (Roma)

Giallo in seminario, morto un americano

Aurelia Aveva 29 anni, domenica era con amici

- Giulio De Santis

Il corpo di Joseph Anthony Freeman, 29 anni, americano, è stato trovato senza vita lunedì pomeriggio nella sua stanza nel collegio dei Legionari di Cristo, in via degli Aldobrande­schi, all’Aurelio. Una morte misteriosa, poiché lo stato di decomposiz­ione del cadavere è apparso al medico legale troppo avanzato per un decesso avvenuto circa venti ore prima. Infatti la sera di Pasqua il giovane - da cinque anni in Italia, sportivo, con una vita senza ombre- era sicurament­e vivo: aveva cenato con gli amici. Oggi l’autopsia.

Le persiane abbassate, la porta chiusa, vestito con il pigiama. E soprattutt­o immerso in quel terribile odore che sprigiona la morte quando un corpo si è decomposto. Così è stato trovato Joseph Anthony Freeman, seminarist­a americano, il cui cadavere è stato scoperto nel pomeriggio di Pasquetta nella sua stanza nel collegio dei Legionari di Cristo in via Aldobrande­schi, all’Aurelio. Un decesso gravido di mistero, che ha imposto alla procura di aprire un’inchiesta per verificare cosa sia successo al 29enne arrivato cinque anni fa dagli Stati Uniti.

Lo stato di decomposiz­ione del corpo infatti ha fatto sobbalzare il consulente della procura. Il disfacimen­to delle membra sarebbe anomalo, troppo avanzato e rapido rispetto al momento della morte. Da una prima ricostruzi­one Freeman dovrebbe essere deceduto domenica sera, quando è rientrato nel suo alloggio dopo aver cenato con gli amici, insieme ai quali sarebbe dovuto andare a Napoli lunedì mattina. Il disfacimen­to sarebbe però incompatib­ile con questa ricostruzi­one. Sembra che occorra più tempo per arrivare alla decomposiz­ione riscontrat­a dal medico legale. Non certo le ufficiali venti ore conteggiat­e dagli investigat­ori, attraverso le testimonia­nze di chi ha segnalato il decesso. E allora quando è morto? Non esiste una risposta. Non si esclude il decesso naturale, seppure raro in questi termini. La discrepanz­a scientific­a per adesso è impossibil­e da spiegare senza l’autopsia, disposta per oggi.

Il pm Nadia Plastina al momento indaga per morte come conseguenz­a di altro delitto. Tutte le ipotesi sono aperte. Nessun segno di violenza è stato trovato sul cadavere. E tra le sue cose non sono stati rinvenuti medicinali o droghe. Certo, nessuno si è preoccupat­o di cercare il seminarist­a quando non si è presentato all’appuntamen­to di lunedì. E soltanto nel pieno pomeriggio gli amici sono andati a bussare

Le indagini

Aperta un’inchiesta sul decesso di Joseph Anthony Freeman, 29 anni. Oggi l’autopsia

alla sua porta. Circostanz­a che può significar­e tutto o niente, notano gli investigat­ori.

Chi era Freeman? Amante dello sport, in gran forma, tifoso della squadra di football americano di New Orleans, giramondo,

una fede profonda. Un giovane pieno d’interessi, senza scheletri nell’armadio. Almeno in apparenza. E allora come si spiega la tragedia? È morto nel sonno e il caldo della stanza – è un’ipotesi - ha consumato la sua carne? Oppure è deceduto prima e qualcuno poi l’ha riposto nel suo letto? Interrogat­ivi legittimi, privi per ora di riscontro.

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