Rubano una bicicletta, l’antifurto blocca la ruota, loro cadono: catturati
Ipantaloni strappati, ginocchia e gomiti ancora sanguinanti. Lo sguardo perso nel vuoto, e non solo per gli alcolici tracannati fino a poco prima. A qualche decina di metri una bici del bike-sharing ancora per terra. Qualche graffio ma niente di rotto. E il blocco antifurto ancora stretto sulla ruota posteriore.
Idue giovani marocchini bloccati nella serata di Pasquetta dai carabinieri su via dei Fori Imperiali proprio non potevano immaginare che a tradirli sarebbe stato l’antifurto della bicicletta che avevano appena rubato. Un modello a flusso libero della catena Obike che ha invaso Roma di due ruote giallo e grigio che, come accade per car e bike sharing, si possono lasciare ovunque a patto di non intralciare il traffico. Niente stalli, quindi, ma nel caso di Youssef Benterane e Youness Rozaich, 27 e 36 anni, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine per spaccio di stupefacenti, un bloccaruota scattato all’improvviso dopo che i due avevano cercato di manometterlo, allentandolo per far girare la ruota. I due, ubriachi persi, hanno rubato la bicicletta nei pressi di via Santa Maria in Cosmedin e hanno cominciato a pedalare puntando verso la Bocca della Verità per poi andare in direzione del Circo Massimo. Arrivati quasi all’incrocio con via di San Gregorio, però, i due marocchini hanno avuto una sorpresa: il dispositivo allentato si è riattivato, il sistema d’allarme antifurto in remoto ha stretto la ruota posteriore, facendo perdere al più giovane il controllo della bicicletta. E così sia lui sia il complice, che si era sistemato in equilibrio precario appollaiandosi sul cestino davanti al manubrio, sono finiti rovinosamente a terra. Alcuni passanti hanno avvisato i carabinieri e un paio di gazzelle del Nucleo radiomobile sono giunte sul posto. Oltre ad aver rubato la bici, i due avevano in tasca dosi di hashish, marijuana e cocaina. Da bike sharing e drug sharing, hanno pensato i militari dell’Arma che li hanno accompagnati all’ospedale
La dinamica Marocchini ubriachi forzano un bike sharing, poi la sorpresa durante la fuga
San Giovanni per le prime cure. Al pronto soccorso però i marocchini li hanno aggrediti e così, alle accuse si è aggiunta anche quella di resistenza a pubblico ufficiale. La bicicletta è stata restituita alla società di noleggio, l’unica ancora attiva a Roma dopo il ritiro mesi fa dei cinesi della Gobee: troppi furti (100 modelli su 180, alcuni gettati nel Tevere, altri danneggiati irrimediabilmente). Magra consolazione, non solo nella Capitale ma in tutta Italia.