Raggi: «Ecco le telecamere a Villa Borghese»
Dopo l’assalto di romani e turisti alle ville con il sole di Pasqua che ha fatto (quasi) dimenticare la devastazione che la neve ha provocato sugli alberi, ieri il Campidoglio ha annunciato decisioni sul tema della sicurezza. «Abbiamo installato telecamere di sorveglianza e impianti antintrusione a Villa Borghese e Villa Lazzaroni dove si sono registrati diversi atti vandalici alle sedi del Servizio Giardini» ha dichiarato Virginia Raggi. «Non ci siamo fatti intimidire e passo dopo passo prosegue la nostra lotta al vandalismo e alla criminalità». Il riferimento della sindaca è ai «vetri dei mezzi infranti, porte e finestre degli uffici divelte, pneumatici di trattori bucati e tagliati, attrezzature dei giardinieri rubate nelle sedi di San Sisto, Villa Carpegna, Villa Paganini, Cinecittà, Villa Lazzaroni, Villa Borghese e Tenuta del Cavaliere». Atti vandalici che da almeno quattro o cinque anni si susseguono periodicamente, con un incremento dopo l’avvio delle indagini legate al «mondo di mezzo» sugli appalti irregolari del verde. Ora il Campidoglio mostra il pugno duro. «L’ultimo episodio l’11 novembre a Villa Borghese, forse a qualcuno da fastidio la strada della legalità che stiamo percorrendo» ha sottolineato Raggi.
Ma l’assessore all’Ambiente del II Municipio, Rino Fabiano (Pd) attacca: «Il tema vero riguarda la manutenzione e la cura del verde per i quali manca una programmazione. A Villa Borghese ci sono solo 12 giardinieri a rotazione che devono fare anche la pulizia dei viali. E poi abbiamo un solo trattore per lo sfalcio dell’erba che deve coprire tutto il territorio dal Villaggio Olimpico a Villa Ada e raggiungere gli altri parchi. Servono gli investimenti su uomini e mezzi».
Intanto le prime telecamere collegate con la centrale della Polizia Locale (da utilizzare in caso di reato) e il dipartimento Simu dei Lavori Pubblici (con solo allarme antintrusione) sono state installate, altre lo saranno nei prossimi mesi. «Per questioni di sicurezza non diciamo dove e quante» aggiungono dall’assessorato ai Lavori Pubblici. «Non servono a nulla se non sono preventive» insiste Fabiano.