Neuroni e oceani Scienze in festival con 540 eventi
All’Auditorium lezioni, laboratori e note di Philip Glass
Perché lo sbadiglio ha il potere di essere contagioso? E come mai una sola risata può accenderne molte altre tra chi è vicino? Lo spiega la scienza: colpa dei neuroni a specchio. Una scoperta tutta italiana, messa a segno da Giacomo Rizzolatti e i ricercatori del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma, che diventa il simbolo della tredicesima edizione del National Geographic Festival delle Scienze, in programma all’Auditorium da lunedì al 22 aprile con la direzione di Vittorio Bo e Jacopo Romoli.
Lo studio e la riflessione sulla sconfinata rete di relazioni causa-effetto, sia in ambito scientifico che filosofico e sociale, è infatti al centro della manifestazione prodotta da Fondazione Musica per Roma con National Geographic, Agenzia Spaziale Italiana e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Così l’edizione 2018 s’intitola La causa delle cose, prende in prestito lo slogan dalla citazione di Virgilio «Felice è colui che ha potuto conoscere la causa delle cose», e conta 540 eventi ospitati al Parco della Musica tra conferenze, spettacoli e laboratori per bambini realizzati con Leonardo Company. Cui si aggiungono i 200 disseminati in città a cura delle Biblioteche di Roma.
«È importante che la scienza, proprio come l’arte, la musica e la letteratura, sia percepita come uno strumento per comprendere la complessità della società di oggi — ha commentato il vicesindaco Luca Bergamo — perché anche porre domande e cercare le risposte con un processo di verifica rigoroso significa produrre cultura».
E proprio come nelle arti, anche la scienza ha le sue star. In arrivo l’oceanografa Sylvia Earle per svelare i misteri dei mari, poi l’attivista yemenita Tawakkol Karman, Premio Nobel per la Pace, e lo scrittore James Gleick per parlare di viaggi nel tempo. Con Evgeny Morozov lenti puntate sull’intelligenza artificiale, con Giorgio Metta s’indaga il futuro dei robot, mentre il divulgatore informatico Salvatore Aranzulla e il direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi fanno luce sul fenomeno bitcoin. Tra gli altri ospiti la scrittrice e astrofisica Licia Troisi, il videomaker Raoul Martinez, il filosofo Roman Krznaric, l’ingegnere del suono Susan Rogers, la cantautrice musa di David Lynch Chrysta Bell, l’enfant prodige della robotica Valeria Cagnina, i matematici Paolo Legrenzi e Piergiorgio Odifreddi. Grande attesa per Life: A Journey Through Time, opera multimediale con le musiche di Philip Glass e le fotografie di Frans Lanting (presente al festival), e per le tre conferenze-spettacolo: Lights and Waves Rhapsody con i jazzisti Danilo Rea, Paolo Damiani e Michele Rabbia, Cosmic Groove tra astrofisica e pianoforte, Divagazioni cosmiche con Sara Zambotti, Massimo Cirri, Roberto Battiston e Fernando Ferroni.
Infine, l’anteprima della serie National Geographic dedicata a Pablo Picasso, diretta da Ron Howard e Brian Grazer con Antonio Banderas nei panni del protagonista, e due mostre: Sulle tracce dei ghiacciai a cura di Macromicro e Photo Ark di Joel Sartore.