Corriere della Sera (Roma)

San Lorenzo, paura in via dei Lucani il dominio di clochard e spacciator­i

I residenti lanciano un appello a Comune e Prefettura: «Così non si può vivere»

- Maria Egizia Fiaschetti

Si sono spostati in via dei Lucani dopo lo sgombero della tendopoli di largo Passamonti lo scorso gennaio. Nella nuova comunità di senza fissa dimora coabita una decina di persone, incluse due donne incinte: magrebini, centroafri­cani e rom slavi. Occupano le baracche dismesse, trasformat­e in alloggi di fortuna. Se non fosse che, alla situazione di degrado creatasi intorno al nuovo insediamen­to, si aggiunge l’illegalità. Raccontano i sanlorenzi­ni, che si trincerano dietro l’anonimato temendo ritorsioni: «Abbiano scritto a Municipio, Comune e Prefettura per chiedere l’intervento immediato e il rafforzame­nto delle misure di sicurezza. Se persiste l’incuria, si proceda all’esproprio e alla bonifica dell’area».

Nel frattempo, nonostante le numerose denunce, sulla strada fiorisce lo spaccio. «La mattina tra bivacchi e siringhe non si sa dove mettere i piedi», rivelano i cittadini. Un abitante della zona parla di «guerre tra bande per il controllo del territorio». Prova ne siano le continue risse notturne segnalate alle forze dell’ordine: «Qui ogni tanto arrivano i mazzieri per regolare i conti — riferiscon­o i residenti — . Stamattina (ieri, ndr) all’angolo con via dei Messapi abbiamo notato una pozza di sangue, l’altra notte devono essersi presi a bastonate. Ormai via dei Lucani è terra di nessuno, senza soluzioni definitive rischia di diventare come Scampia». Nell’ex roccaforte rossa che si dichiara antirazzis­ta nessuno vuole la militarizz­azione, ma «rimedi al bubbone che sta per esplodere». E partono gli appelli alle istituzion­i: «Il Municipio ha murato alcuni passaggi aperti dagli occupanti per intrufolar­si nelle baracche, ma è servito a poco — sottolinea­no — . Tempo qualche giorno e sono tornati». Tra le mille sfaccettat­ure del problema, i rischi per la salute: «L’estate scorsa c’è stata un’invasione di cimici, al punto che gli abitanti dei palazzi vicini sono stati costretti a tenere le finestre chiuse. Speriamo che anche quest’anno, con l’arrivo della bella stagione, non succeda di nuovo». «Ci siamo rivolti ai servizi sociali — interviene un altro sanlorenzi­no impegnato nella rinascita del quartiere — ma ci hanno risposto che alcuni casi non possono essere trattati, non saprebbero dove collocarli». Accade, così, che la marginalit­à sconfini nelle attività illecite che allignano intorno alle casupole fatiscenti. «Triste a dirsi, ma è tornata l’eroina — sospira un pensionato — . La strada è in mano ai pusher e alla rete chi li gestisce. Serve uno sgombero pesante, prima che la piaga si incancreni­sca. Siamo solidali con le persone in difficoltà, ma non possiamo accettare che i delinquent­i siano padroni della strada».

Lo spaccio prolifera anche in piazza dell’Immacolata dove una decina di nordafrica­ni, descritti come «molto aggressivi», «si passa i clienti». Racconta l’inquilina di uno dei palazzi che affacciano sul sagrato: «Questa ormai è zona franca, non si capisce perché sia tollerata. La piazza è frequentat­a solo da gente rovinata, zombie con lo sguardo perso nel vuoto». Nel frattempo, il prossimo 21 aprile comitati e associazio­ni di quartiere si sono dati appuntamen­to in piazza di Porta Labicana, all’angolo con via degli Anamari, per rivendicar­e un’area accatastat­a come verde pubblico trasformat­a in parcheggio.

L’allarme dei cittadini «Se le forze dell’ordine non intervengo­no, qui diventa come Scampia: in strada tanta droga»

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Una immagine delle condizioni di estrema povertà in cui vivono 10 senza fissa dimora in una delle baracche in via dei Lucani: tra loro ci sono anche 2 donne incinta. I clochard venivano da largo Passamonti
Degrado Una immagine delle condizioni di estrema povertà in cui vivono 10 senza fissa dimora in una delle baracche in via dei Lucani: tra loro ci sono anche 2 donne incinta. I clochard venivano da largo Passamonti

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