Archivio del Luce, nuovo portale e materiali d’autore
Milioni di metri di pellicola dagli anni Dieci del Novecento, milioni di foto fino al 2000. Un tesoro che contiene pezzi di storia italiana, l’Archivio storico dell’Istituto Luce. Cinegiornali e Settimana Incom, sul fascismo e dopoguerra. Le prime elezioni politiche nel 1948, l’alluvione di Firenze, il rapimento di Aldo Moro, e poi gli Oscar a Sophia Loren per La ciociara e a Federico Fellini per Otto ½. E, ancora, il suicidio di Luigi Tenco a Sanremo, il ritorno delle spoglie dei Savoia.
Storia, politica, società, cultura, arte, tanto cinema, costume. La realtà italiana e i suoi sogni, il nostro immaginario. Reperti preziosi che da ieri l’Istituto offre al pubblico nel nuovo portale web, archivioluce.com, radicalmente rinnovato e aperto a tutti. Molte le novità, sia in termini di fruizione che di offerta, per quello che è stato già nel 1999 il primo archivio audiovisivo italiano a essere interamente digitalizzato. In questi anni l’Archivio è stato uno strumento utilissimo per il lavoro di storici, ricercatori, cineasti, autori tv, scuole, università, biblioteche, musei, enti pubblici e privati, specialisti e cittadini comuni.
Oggi il portale dell’Archivio Luce, la sua interfaccia web, diventa ancora più accessibile. Un sito aperto con maggior qualità dei materiali utilizzabili, e facilità di navigazione e ricerca. Tra le novità, l’offerta periodica di «mini-doc», brevi documentari originali prodotti dal Luce su particolari temi e personaggi, a cui si aggiunge la proiezione settimanale di corti e documentari d’archivio, firmati da grandi autori come Luigi Comencini e Michelangelo Antonioni, e da registi del cinema di oggi. Per scoprire curiosità c’è la sezione Polvere d’Archivio, mentre il patrimonio dell’Archivio Luce è in continuo aggiornamento: in attesa di accogliere i fondi della Uil e del regista Silvano Agosti, sono già disponibili i Fondi Folco Quilici, Mario Canale, Mario Gianni. Due nuove acquisizioni sul fronte delle immagini: gli archivi di Pino Settanni e Caio Mario Garrubba.