DiFra: troppa sofferenza Ma non si pensa al Liverpool
Alisson: «La corsa Champions si deciderà all’ultima giornata»
L’ultima da titolare l’aveva giocata più di un mese fa, il 13 marzo scorso, in Champions League contro lo Shakhtar. Ci ha messo solamente diciassette (come il suo numero di maglia) minuti Cengiz Under a riprendersi la Roma, e a siglare il suo settimo gol stagionale, il sesto in campionato. L’attaccante turco ha messo in discesa la gara della formazione giallorossa, l’autogol di Zukanovic sembrava averla messa in cassaforte, prima della rete del 2-1 di Lapadula che ha tenuto aperto il match fino alla fine. È stata, insomma, una partita più complicata del previsto.
«Non esistono partite facili - l’analisi del portiere brasiliano Alisson - abbiamo saputo soffrire, ora che siamo arrivati a questo punto dobbiamo restare sempre concentrati, l’importante era vincere».
Peccato per la sofferenza nel finale, quando la squadra ha rischiato parecchio. «Il 2-0 è un risultato pericoloso, siamo stati bravi a farli tirare poco: hanno segnato su un nostro errore, ma l’importante è la vittoria. Poca precisione sotto porta? Qualche volta tiriamo con chi è poco abituato, se le occasioni capitano a gente come Dzeko e Schick che sono attaccanti si è più tranquilli, dobbiamo chiudere prima le partite e su questo dobbiamo lavorare». Con la vittoria contro il Genoa, la Roma si riporta al terzo posto, a pari punti con la Lazio (ma in vantaggio negli scontri diretti) e con un punto di vantaggio nei confronti dell’Inter. Ci sono tutti i presupposti per una lotta serrata fino all’ultima giornata. «La corsa Champions? Si deciderà tutto alla fine, abbiamo vinto tutte e tre, conta chi sbaglia di meno. Al Liverpool adesso non pensiamo, siamo concentrati sulla gara contro la Spal, poi penseremo alla coppa».
Sulla stessa lunghezza d’onda, Eusebio Di Francesco. «C’era poca gente a vedere la partita perché si pensa a qualcosa di più importante. È inevitabile, perché questa città non è abituata a fare troppe semifinali di Champions: il pensiero della gente ci può andare, il mio no. Noi dobbiamo pensare alla Spal. Col Genoa ci siamo complicati la vita da soli, ci siamo fatti male con una palla persa in mezzo al campo, ogni tanto siamo masochisti. Come al solito abbiamo sofferto, potevamo chiuderla, peccato perché ci capita spesso».
E’ rimasto a secco Edin Dzeko, che al triplice fischio ha discusso animatamente con Florenzi, prima dell’intervento di Strootman che ha riportato la calma. Il centravanti bosniaco era contrariato per due episodi accaduti nel finale: prima se l’è presa con il capitano, che non gli ha passato una palla quando era solo davanti alla porta, e poi con Patrik Schick, reo di aver sbagliato un controllo facile, davanti a Perin.
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Il tecnico
Un po’ masochisti anche contro il Genoa. Ci siamo complicati la vita da soli e questo ci capita spesso