Le pagelle
6 ALISSON Resta un dubbio: ha fatto bene a uscire su Lapadula o era meglio restare in porta? Di sicuro, nello sviluppo dell’azione, hanno sbagliato in tanti più di lui.
6 FLORENZI Torna la difesa a quattro, vista l’assenza di Manolas. La partita è combattiva, l’egoismo nell’azione finale - quando non serve Dzeko a porta spalancata non è da lui.
6,5 FAZIO Il più concentrato di una squadra a scartamento ridotto. Deve difendere anche sui suoi compagni.
5,5 JUAN JESUS Da centrale nella linea a 4 sembra meno sicuro, soprattutto sui palloni lunghi che valuta male un paio di volte. Chiude su Medeiros nell’azione che stava portando al 2-2.
6,5 KOLAROV Non può mai fermarsi e così decide, almeno in fase difensiva, di risparmiarsi un po’. Compensarla grande giocando con la solita personalità da metà campo in su: assist per Under e corner per l’autogol.
4,5 GERSON Torna titolare dopo Bologna ma dimostra di capirci poco. Di Francesco lo striglia dal primo minuto, cercando di telecomandarlo dalla panchina. Inutilmente.
5,5 GONALONS Di Francesco ha chiesto al pubblico di sostenerlo e il francese risponde con una partita pallida, figlia di un inserimento difficile.
6 PELLEGRINI Completa il centrocampo nuovo di zecca e dei tre è l’unico a non far rimpiangere i titolari.
6,5 CENGIZ UNDER Torna al gol che gli mancava dal 3 marzo (NapoliRoma 2-4), dando una mano in fase realizzativa a Dzeko. Non è ancora al top e, nella ripresa, cala di schianto.
6 DZEKO Sempre in campo, anche se avrebbe bisogno di riposo. Si infuria prima con Schick e poi con Florenzi, dimostrando che la fatica è un problema anche per i più buoni. 5 EL SHAARAWY Come gli capita spesso fa meglio quando entra dalla panchina (Barcellona e Lazio) che quando gioca dal primo minuto. Gestisce male un contropiede in superiorità numerica che poteva sbloccare subito la partita.
6 MANOLAS La Roma inizia a ballare e Di Francesco butta dentro il greco per tornare alla difesa a tre. 5 SCHICK Entra senza la giusta concentrazione e spreca un contropiede clamoroso.
6 DI FRANCESCO Un occhio alla classifica e uno al Liverpool. In campionato la Roma è questa: più sofferenza che brillantezza. Il turnover era obbligato, ma la qualità del gioco si vede quasi solo in Champions.
5 PAIRETTO Partita a bassa tensione agonistica che perde di mano nel finale.