Lazio e Roma, uno sprint mozzafiato
Con Atalanta (all’Olimpico) e Cagliari sfide decisive per la qualificazione Champions
Domenica cruciale per Lazio e Roma impegnate nella corsa alla Champions League della prossima stagione. Appaiate al terzo posto con 70 punti, quattro in più rispetto all’Inter, la squadra biancoceleste oggi pomeriggio all’Olimpico (ore 15) sfida l’Atalanta, una delle avversarie più in forma e più pericolose del momento; mentre quella giallorossa, dopo la bruciante eliminazione europea ad opera del Liverpool, è chiamata a vincere stasera (ore 20.45) a Cagliari.
Si chiama teqball, è uno strano sport – chiamiamolo così – a metà tra calcio e ping pong, perché ci sono il tavolo e la rete e si gioca con i piedi: a Simone Inzaghi è costato due costole.
Il tecnico della Lazio se le è fratturate mentre si divertiva nel centro sportivo di Formello con gli amici dello staff, cadendo a terra: se oggi nella partita contro l’Atalanta lo vedremo un po’ meno agitato in panchina, se non mimerà i gesti dei suoi calciatori come al solito e non percorrerà chilometri su e giù, sarà per questo. Non ha perso la serenità, comunque, Inzaghi. Né per questo infortunio, né per le parole del collega Luciano Spalletti il quale ha cercato di scuotere l’Inter ricordando ai suoi che, se vinceranno le prossime tre partite, saranno in Champions.
Simone, che ha quattro punti in più dei nerazzurri, è gelido: «Se è per questo, il discorso vale anche per noi. Ma non dobbiamo perdere energie a guardare gli altri: pensiamo a noi stessi, ci aspetta una partita difficilissima».
L’Atalanta fa paura, perché è in forma e ha valori importanti. Inzaghi ha grande considerazione di Gasperini:
«Troviamo un’avversaria molto organizzata e ben allenata, se non avesse avuto l’impegno in Europa League sarebbe con noi, la Roma e l’Inter a giocarsi un posto in Champions». Invece sta lottando per entraaccanto re nella coppa meno importante, ma sarà comunque piena di motivazioni. E la Lazio sarà menomata dalle assenze: «Immobile, Parolo e Radu sono giocatori di valore, ma altre volte siamo stati in emergenza e ne siamo usciti bene».
La Champions della Lazio passa anche attraverso i tre che rimpiazzeranno gli infortunati. La difesa ha improvvisamente trovato solidità (non ha preso gol in tre delle ultime quattro gare): senza Radu, a De Vrij ci saranno Luiz Felipe e Caceres. In mezzo sarà ancora una volta Murgia a rimpiazzare Parolo: «Sta facendo benissimo». E in attacco toccherà a Caicedo: «Non mi deve dimostrare nulla, finora ha sempre sostituito alla perfezione Immobile». Non segna quanto lui, ma questo è un altro discorso.
Nota a margine: sconfitta in casa dalla Sampdoria (0-1), la Primavera della Lazio è aritmeticamente retrocessa con due giornate di anticipo.
È il primo anno che ci sono campionati distinti in categorie, una sorta di serie A e serie B, anziché i tre gironi su base geografica come in passato, e il club biancoceleste li inaugura con uno strano fallimento. Strano perché nelle ultime stagioni la Lazio è sempre stata protagonista fino alla fine, qualificandosi per le finali.
C’è stato, evidentemente, un errore di programmazione piuttosto clamoroso. E per invertire la tendenza non sono stati sufficienti i due strapagati giovani portoghesi Bruno Jordao e Pedro Neto.
Primavera disastro Sconfitti in casa ieri dalla Sampdoria (1-0), i ragazzi di Bonacina sono retrocessi
❞ L’allenatore Altre volte siamo stati in emergenza, ma la squadra ha sempre saputo uscirne bene