Patty, l’ icona dei Seventies è regina dei Dreamers
Cazzullo porta in scena il «sorpasso» delle donne
Aldo Cazzullo insieme all’attrice Beatrice Luzzi
Grande successo di pubblico ieri sera al Teatro Vittoria per «Le donne erediteranno la terra» con Aldo Cazzullo. Lo spettacolo che prende il nome dall’ultimo libro del giornalista del Corriere della Sera è il primo progetto della omonima rassegna dedicata alle donne importanti che hanno segnato il corso della storia. Sul palco accanto allo scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, l’attrice Beatrice Luzzi ha dato voce alle molte eroine descritte nel testo: da Maria Callas alle sorelle Brontë, da Rita Levi Montalcini a Marie Shelley, passando per Franca Valeri fino alle altre protagoniste di ieri e di oggi. Insieme hanno raccontato il genio, l’audacia, il coraggio femminile e il perché il nostro sarà il secolo del sorpasso definitivo della donna sull’uomo. «Voi donne siete meglio di noi. Non pensiate che gli uomini non lo sappiano, lo sappiamo benissimo...», sottolinea Cazzullo in scena. Ad applaudire l’intensa performance una sala gremita e tanti colleghi ed amici: Dacia Maraini, Valeria Marini, l’attrice Maria Rosaria Omaggio, Pietrangelo Buttafuoco, Antonio Polito, Patrizia Ravaioli, Pierluigi Pardo, Alessandro Giuli e i direttori del Corriere della Sera Luciano Fontana e de la Repubblica Mario Calabresi.
«Tu mi fai girar, tu mi fai girar come fossi una bam-bola .... » canta dal palco Patty Pravo. Ed è subito Sessantotto. La cantante simbolo della generazione ribelle, anarchica e sognatrice che, a forza di utopie, il mondo l’ha davvero cambiato davvero, non poteva mancare all’inaugurazione della mostra «Dreamers. 1968: come eravamo e come saremo» realizzata dall’Agi Agenzia Italia al Museo di Roma in Trastevere .
Foto, video e materiale del tutto inedito che raccontano gli eventi più importanti di quei dodici mesi di mezzo secolo fa. Ad ammirare gli scatti c’erano il vicesindaco Luca Bergamo, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e tanti volti noti a cominciare dalla giornalista di Rai3 Serena Bortone che si è divertita a cantare e scattare selfie durante il concerto . Ad ascoltare e urlare a squarciagola le note di «Ragazzo triste», «Pazza idea» e «Pensiero stupendo» anche la conduttrice Myrta Merlino col compagno Marco Tardelli, ex calciatore che aveva appena 13 anni quando Giacinto Facchetti il 10 giugno 1968 alzò al cielo la coppa dei campionati Europei, l’unica mai vinta dall’Italia. «La mostra racconta il futuro che vedevano quelle generazioni di ragazzi sperando che anche i giovani di oggi trovino la voglia di battersi per cambiare il mondo» ha detto Riccardo Luna, direttore di Agi Agenzia Italia e curatore dell’esposizione con Marco Pratellesi.