Fumo da un bus a Boccea Torna la paura
Paura a bordo. Atac: un guasto. E si ferma anche la metro A
Psicosi, paura. Il fumo dal retro di un bus a Boccea che diventa un caso. Giovedì sera l’autista del 906 è sceso di corsa dal mezzo per spegnere quello che credeva un incendio usando l’estintore di bordo. Sono arrivati anche i vigili del fuoco. Spavento per chi si trovava sul bus, preoccupazione per chi passava per strada in quel momento. L’Atac smentisce che si sia trattato di un rogo, il 12° dall’inizio dell’anno, il 60° addirittura dal 2016: «Solo un guasto al tubo di scarico». Sulla fiancata della vettura l’inconfondibile traccia lasciata dalla polvere dell’estintore. Problemi anche sulla metro A. Ma questa volta per un passeggero colto da malore alla stazione di Porta Furba.
Per le cronache è stato già archiviato come il dodicesimo incendio su un autobus a Roma e provincia dall’inizio dell’anno. Il sessantesimo dal 2016. Un record in negativo che preoccupa e fa notizia. Due sere fa l’autista del 906, che collega Valle Aurelia a Casal Lombroso, è sceso precipitosamente dalla vettura all’incrocio fra via di Boccea e circonvallazione Cornelia dopo che alcuni passeggeri gli avevano segnalato fumo che usciva dalla parte posteriore della vettura. Dal vano motore, in particolare. Fra gli sguardi preoccupati di chi passava e di chi era sceso dal mezzo pubblico il conducente ha afferrato l’estintore di bordo e lo ha scaricato in un attimo sul retro del bus, da dove effettivamente saliva fumo scuro, al punto che si poteva anche pensare all’ennesimo rogo durante il servizio.
Una scena fin troppo abituale in città dove si è assistito negli ultimi giorni a una vera e propria escalation con cinque episodi di incendi sugli autobus, primo fra tutti quello che in cui in via del Tritone, oltre ad aver incenerito il 63 e aver ferito in modo serio una commerciante che ha rischiato la vita, un rogo improvviso ha provocato gravi danni a un palazzo e cinque negozi. Ieri sera, dopo i dovuti accertamenti, l’Atac ha smentito che si sia trattato di un principio di incendio: «Si è verificato un guasto al tubo di scappamento all’altezza del motore, che ha generato una fuoriuscita di fumo, inducendo l’autista all’uso dell’estintore - spiegano dall’azienda -. Non c’è stata alcuna generazione di fiamma».
Ma sul momento l’autista e i passeggeri si sono comunque spaventati. Ormai è psicosi sui mezzi pubblici, con segnalazioni frequenti ai conducenti da parte dei passeggeri che, dopo gli ultimi fatti, hanno cominciato a fare attenzione anche alle minime stranezze. Sospetto odore di bruciato, fumo, rumori fuori dal comune. Gli allarmi non mancano, anche se per fortuna quasi sempre si tratta solo di un eccesso di prudenza.
Giovedì sera l’autista del 906 ha fatto scendere tutti e si poi è concentrato su quello che accadeva al motore. Sono arrivati anche i vigili del fuoco che al loro arrivo hanno visto sulla fiancata del bus l’inconfondibile macchia bianca lasciata dalla polvere dell’estintore. La vettura è stata portata al deposito per essere controllata. Ma il trasporto pubblico cittadino ha registrato ieri pomeriggio un altro problema sulla linea A della metropolitana. Un’interruzione del servizio, durata circa mezz’ora, dopo che un passeggero è stato colto da malore alla fermata di Porta Furba, al Tuscolano. Sul posto è stata fatta intervenire un’ambulanza e il personale medico ha stabilizzato il paziente prima di trasportarlo d’urgenza all’ospedale San Giovanni. La conseguenza dello stop ha portato a forti rallentamenti su tutta la linea Anagnina-Battistini a quell’ora - erano le 18 circa particolarmente affollata.