«Progetto rimodulato in base alle esigenze del Campidoglio»
Guerrini (contestata): «Aveva senso 30 anni fa, ora è preistoria»
All’indomani delle proteste contro la mozione che porta la sua firma, Gemma Guerrini, presidente della commissione delle Elette, accetta di parlare: «La prima intervista in due anni».
Consigliera Guerrrini, perché è arrivata alla conclusione che l’attività svolta dalla Casa internazionale delle donne non abbia raggiunto gli obiettivi indicati dal progetto?
«I dati si evincono dalla relazione, basta leggerla».
Perché, allora, non solo le donne, ma pezzi della società civile e del mondo della cultura la contestano?
«Sono polemiche strumentali, che trovo sgradevoli».
Il suo intervento in assemblea capitolina non è stato tenero, a un certo punto definisce le modalità con cui è stata gestita la Casa nei decenni passati «uno sconcio».
«Onestamente non me lo ricordo».
Qual è la vostra idea di rilancio dello spazio in via della Lungara?
«È previsto nelle delibere già esistenti che il progetto debba essere rimodulato nel tempo in base alle esigenze dell’amministrazione e della città».
Come pensate di attualizzarlo?
«Nel disegno originario si voleva dimostrare la capacità di gestione autonoma economico-finanziaria delle donne. Poteva avere senso 30 anni fa, oggi è preistoria».
Ancora adesso, però, la mancata indipendenza economica è tra i motivi per cui le donne non denunciano.
«Purtroppo le statistiche non dicono questo. Il fenomeno è trasversale, non riconducibile a particolari questioni culturali o di ceto».
Come sarà la Casa del futuro?
«Un cervello gestionale di tutte le realtà associative che lavorano sul campo per la tutela delle donne e contro le discriminazioni di genere».
La sindaca le aveva chiesto un passo indietro, ma non si è ancora dimessa da vice presidente della commissione Cultura.
«Non ho mai esercitato alcuna funzione formale. Nel frattempo si stanno riorganizzando tutte le commissioni, anche quella delle Elette: una struttura elefantiaca, che si chiamerà Pari opportunità e passerà da 17 a 12 componenti».