ABBATTERE I PLATANI COI CASTORI
Piovono alberi, ma non è un film di Ken Loach. La signora all’ottavo mese di gravidanza che si è vista cadere sul parabrezza sabato sera il ramo di un platano mentre percorreva via Leone IV si è salvata per miracolo insieme al suo bambino. Ma questo è solo l’ultimo episodio di una serie incredibile di schianti: giovedì sulla Prenestina a bloccare i tram e a Monteverde su cinque auto in sosta, il 30 maggio a Villa Ada e a Castel Sant’Angelo, una settimana prima sui binari del treno RomaFiumicino. E ancora, a Boccea, Castro Pretorio, Ostia. Solo per parlare degli ultimi giorni. Dal Campidoglio nessuna reazione formale. Ma perché gli alberi ci cascano in testa? Virginia Raggi guida la nostra città con una grande maggioranza ormai da due anni esatti. Non sarà il caso di prendere decisioni formali? Pare non ci siano addetti alla manutenzione degli alberi, così come non ci sono quelli per la manutenzione di giardini e parchi o per la rimozione dei rifiuti. Nella Capitale d’Italia abbandonata a se stessa, si rischia la vita perché nessuno si occupa della normale manutenzione ordinaria. Per risolvere il problema dell’erba alta nei parchi la sindaca si è inventata qualche giorno fa la bizzarra ma suggestiva ipotesi di mandare greggi di pecore a fare il lavoro dei giardinieri. Dobbiamo aspettarci stormi di picchi addestrati per rimuovere i rami pericolanti e un branco di castori per abbattere i platani claudicanti? È la manutenzione, bellezza.