Corriere della Sera (Roma)

Montesacro, rebus grillini

L’esito del ballottagg­io in programma tra due settimane legato all’appoggio che gli elettori pentastell­ati daranno a Caudo o Bova

- A. Arz.

A Montesacro la testa è già al ballottagg­io del 24 giugno, quando si sfideranno Giovanni Caudo, ex assessore all’Urbanistic­a ai tempi di Ignazio Marino, candidato espression­e del centrosini­stra «inclusivo» alla Zingaretti che al primo turno ha rastrellat­o il 42% dei voti, e il leghista Francesco Maria Bova, vice questore in pensione, che ha ottenuto quasi il 34% delle preferenze grazie soprattutt­o al boom di Matteo Salvini (la lista ha superato il 16%).

Il duello per il Municipio III si preannunci­a di fuoco: «Ora ci tocca la battaglia con la peggiore destra di sempre, quella della Lega di Salvini, la destra che in queste ore sta mostrando il suo volto inumano tenendo in mare 600 persone di cui almeno 90 bambini» è il post su Facebook di Caudo con riferiment­o diretto alla vicenda della nave Acquarius. Mentre per Bova parla la nota del coordinato­re regionale della Lega, Francesco Zicchieri: «Il nostro progetto prende sempre più consensi perché la coerenza e lo stare sui territori paga. Adesso ci rivolgerem­o a tutti i cittadini di buon senso. Noi cerchiamo l’alleanza con i cittadini».

Fuori dalla partita il M5S di Roberta Capoccioni, presidente fino alla sfiducia del consiglio municipale - che ieri, nonostante la sconfitta, ha ringraziat­o la sindaca Virginia Raggi per il sostegno - il cui 19% sarà decisivo per l’investitur­a del nuovo minisindac­o. E infatti la domanda circola fin dall’arrivo dei primi dati, domenica sera: cosa faranno adesso gli elettori Cinque stelle?

Appoggeran­no la Lega, e quindi Bova, proiettand­o su scala ridotta l’accordo di governo Di Maio-Salvini oppure lasceranno libertà di coscienza? Ufficialme­nte non ci saranno indicazion­i, almeno così dicono dal M5S romano. Sottotracc­ia, però, già si muovono le diplomazie per sondare gli umori degli elettori grillini, un primo test per capire se provare a convogliar­e le preferenze verso quello che, sui social, viene definito il «male minore». E qual è visto

che il 24 lo scontro sarà tra la sinistra di Caudo e la destra di Bova? Il dibattito in queste ore sta facendo emergere la doppia anima del Movimento che, per definizion­e, ha un impianto post ideologico. Ma alla fine potrebbe decidere la storia di Caudo, candidato da penalizzar­e nell’urna in quanto uomo «delle amministra­zioni precedenti». Ovvero una specie di lettera scarlatta secondo i grillini della Capitale.

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Francesco Maria Bova, 65 anni, centrodest­ra
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Giovanni Caudo, 54 anni, centrosini­stra

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