Corriere della Sera (Roma)

IN STRADA VIETATO DISTRARSI

- Di Francesco Di Frischia

Gli incidenti mentre si guida un’auto, uno scooter o una moto fanno parte della roulette della vita. Basta a volte distrarsi per una frazione di secondo, non dico per mandare un sms (cosa vietata), ma anche solo per guardare una vetrina, e il terribile danno è fatto. In auto, però, c’è uno scudo di protezione che chi viaggia su due ruote non ha, esponendo il centauro a rischi talvolta letali.

Il traffico impazzito della Capitale rappresent­a poi un nemico in più, soprattutt­o per i motociclis­ti. Auto che girano senza mettere la freccia, che si fermano all’improvviso senza segnalarlo, magari in doppia fila, sportelli che si aprono all’improvviso, oppure veicoli che cambiano corsia in un lampo, un insieme di trappole quotidiane che chi si sposta in scooter deve provare a prevedere e ad affrontare. Il risultato per ora sulle strade di Roma è nefasto: da gennaio, cioè in meno di sei mesi, ci sono state già 71 vittime. Non bisogna neanche dimenticar­e tra i molti fattori di vulnerabil­ità degli scooterist­i, l’imperizia, per non dire la follia, di alcuni comportame­nti: ad esempio passare a un incrocio con il rosso non espone solo al rischio di una pesante multa. Per non parlare poi dell’eccessiva fiducia in se stessi, la bassa sensibilit­à agli standard di sicurezza (l’alta velocità) e la scarsa capacità di interpreta­re situazioni di rischio, come l’aumento dello spazio di frenata quando piove. Se poi tutto ciò avviene su un asfalto colabrodo, le strade rischiano davvero di diventare cimiteri.

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