Piromallo e Salemi, manuale per salvarsi dai «mariti inutili»
Marisela Federici scuote la testa (perfettamente pettinata, impeccabile come sempre) mentre scende le scale per raggiungere la sala della Feltrinelli di Galleria Alberto Sordi. Quel titolo - «I mariti inutili» (Cairo) - proprio non la trova d’accordo, lei che spiegherà poi al parterre arrivato per incontrare le autrici – ha avuto due compagni speciali, tutt’altro che inutili. «Un marito non è un elettrodomestico. Sono le aspettative sul matrimonio ad essere inutili». Januaria Piromallo e Roselina Salemi si sono impegnate per sollevare un «caso», e ci sono riuscite pienamente con questo libro nato per diventare un «Corso femminile di sopravvivenza alla vita di coppia». Sarebbe stato interessante conoscere anche il punto di vista di Daniela Santanchè, ma l’imprenditrice e politica non arriva. In compenso, annota la Piromallo, reduce dalla tappa milanese dove era presente «il gotha del giornalismo»: «Oggi qui c’è il gotha dell’amicizia». Eccolo: il principe Guglielmo Giovanelli Marconi con la deliziosa moglie Vittoria, Saverio Ferragina, Domiziana Giordano, la principessa Elisa Massimo, con un soprabito dal profilo «talare». Uomini classificati come i dessert («perché la donna è il piatto forte»), spiegati con il giardinaggio («vanno curati, e potati»), e poi trattati con le neuroscienze e la filosofia pratica. Una domanda fra tante: a cosa servono se ora c’è Uber?