UNA CITTÀ DAVVERO BESTIALE
Via delle Benedettine è una di quelle strade di edilizia residenziale che, in una botta di ottimismo, potremmo definire «ridente». Immersa nel parco naturale dell’ Insugherata, a due passi da via Cortina d’Ampezzo, tra la palestra Virgin per le signore toniche di Roma Nord e la St. Francis International School per i figli delle signore di cui sopra. Da oggi, però, è anche la strada del ritorno al selvaggio west, a metà tra la Maremma e i Carpazi, con una allegra famigliola di sette cinghiali che consumano il loro breakfast a base di spazzatura che inonda i marciapiedi fuori dagli ormai stracolmi cassonetti, tra le macchine in sosta e gli sconcertati romani che pensavano di stare sì in una zona verde ma non così tanto into the wild. Una capitale europea che si sta conquistando il primato della città più pet friendly, la vera metropoli della biodiversità. La sindaca sta forse inconsapevolmente, ma inesorabilmente, realizzando un progetto di zoologia residenziale che avvicina la bestia all’uomo: gabbiani oramai più stanziali dei piccioni fotografati a divorare un sorcio in Prati o a rubare i wurstel dagli hot dog dei bambini al Bioparco, pecore e mucche chiamate a tagliare l’erba nelle ville storiche, castori pronti ad abbattere alberi pericolanti e ora i cinghiali a smaltire la spazzatura che l’Ama non riesce proprio a portar via. In attesa delle colonie di blatte e termiti, godiamoci l’arrivo delle zanzare-tigre, che non deludono mai.