Ama, è Limiti il nuovo capo del Personale
I sindacati vorrebbero farlo al più presto, si tratta sulla data. Intanto il neodirigente proverà a mediare
«Dopo l’ultimo tentativo di dialogo in Prefettura noi andiamo allo sciopero» attacca Natale Di Cola della Cgil dopo il fallimento della conciliazione di ieri. Nessuna soluzione è stata infatti trovata all’incontro tra i vertici di Ama, orfani del direttore del Personale, Saverio Lopes, licenziato in tronco venerdì scorso e i sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel. «Gli impianti sono in difficoltà, i servizi di raccolta faticano e l’azienda si è concentrata sul “porta a porta” che richiede personale e mezzi che non ci sono», precisa Di Cola. Intanto l’ad di Ama, Lorenzo Bagnacani, ha dato l’interim della direzione Risorse Umane al direttore amministrativo, Emiliano Limiti, che ora assume il ruolo di gestire quasi ottomila lavoratori, una vertenza sindacale in corso, oltre a occuparsi di bilancio e Tari.
Ese lo sciopero non sarà il 2 luglio, perché ce n’è già stato uno (anche se solo del sindacato Usb), il 17 giugno, la serrata scatterà comunque entro luglio, forse già l’11.
La trattativa per evitare il blocco del servizio era finita in Prefettura ieri dopo il richiamo della Commissione di garanzia sugli scioperi, ma a non presentarsi al tavolo della conciliazione tra i vertici dell’azienda, il Comune e i sindacati, sono stati proprio l’ad di Ama, Lorenzo Bagnacani e l’assessora Pinuccia Montanari. Un’assenza che non è piaciuta ai lavoratori.
«Le promesse di attuare il piano di Ama su assunzioni ed esternalizzazioni erano previste per maggio — dicono i sindacati — ma siamo a fine giugno e con il nuovo “porta a porta” partito nei municipi, che prevede uomini e mezzi in più, non si vedono cambiamenti».
Intanto in Ama oltre all’assegnazione del nuovo incarico di direttore del Personale a Emiliano Limiti, è stata affidata a Maurizio Compagnoni che aveva già la responsabilità dei Cimiteri - la direzione dei servizi societari (come quelli della Roma Multiservizi) e a Massimo Bagatti la responsabilità dell’Area manutenzione veicoli.
A tre giorni dal licenziamento di Saverio Lopes, che da quattro anni ricopriva l’incarico di direttore del personale, continuano i cambiamenti nell’azienda partecipata al 100% dal Comune che ha visto l’uscita del direttore generale, Stefano Bina a fine 2017 e il susseguirsi in due anni di tre ad: Daniele Solidori, Antonella Giglio e Lorenzo Bagnacani arrivato a maggio 2017. In ogni caso la trattativa con i sindacati prevede lo sblocco di due nodi importanti che riguardano le riforme (ancora) non attuate, ma sottoscritte lo scorso aprile anche dall’assessora Montanari. Era stata stabilita la modifica di due delibere da parte del Campidoglio, la 52 e la 58: la prima riguarda l’impegno a fermare l’esternalizzazione dei servizi di raccolta (cioè l’impiego di privati con bandi pubblici per integrare il lavoro di Ama) e la seconda lo sblocco del turn over dei lavoratori che vanno in pensione, per sostituirli con nuove assunzioni. La promessa del Campidoglio riguarda 130 nuovi posti l’anno, nel rispetto del piano triennale che prevede anche lo sblocco del turnover per Zetema, Risorse per Roma ed Aequa Roma. «Dopo 8 mesi di vertenza, deve arrivare un segnale», insistono i sindacalisti anche dopo le nomine in Ama.
Assenti Ieri non hanno partecipato al tavolo l’ad Bagnacani e l’assessora Montanari