Corriere della Sera (Roma)

Buche colorate, ciclisti in azione

Si moltiplica­no le adesioni all’appello lanciato dalla mamma di Elena Aubry. Riparate le «voragini» segnalate Associazio­ni delle due ruote schierate con Graziella Viviano. Corso Trieste, vernice sui dossi

- Valeria Costantini

Crescono le adesioni alla campagna «salvavita» della mamma di Elena Aubry, la ragazza morta in moto due mesi fa. Ciclisti e centauri, spray alla mano, stanno «cerchiando» le buche della Capitale per segnalarne il pericolo. «Bellissima partecipaz­ione», dice la promotrice Graziella Viviano. Su molte strade i dissesti colorati sono stati riparati. E i bikers progettano intanto un’app che evidenzi le voragini in base al rischio.

Nuova vernice gialla su viale Tiziano e su via delle Mura Latine. All’uscita numero 9 del Gra per Settebagni i dissesti segnalati sono stati «riempiti», come su via Populonia oppure a Ostia Antica. A Corso Trieste hanno scelto lo spray verde per evidenziar­e gli avvallamen­ti nel manto.

Come un contagio positivo la campagna «salvavita» di Graziella Viviano moltiplica ora dopo ora nuove adesioni. La mamma di Elena Aubry, la giovane che ha perso la vita in moto sulla via Ostiense, ha infatti lanciato su Facebook con una lettera indirizzat­a alla figlia - un appello a «colorare» le voragini che costellano le strade della Capitale, in modo da tutelare la sicurezza dei centauri.

«Una partecipaz­ione incredibil­e - commenta Graziella -. Mi stanno scrivendo persino da Bolzano per dirmi che aderiscono alla campagna».In molti la ringrazian­o perché come si legge in uno dei tanti commenti commossi per la combattiva madre - «lei sta cercando, pur di non conoscendo­mi, di far sì che non sia io la prossima vittima». Un affetto crescente intorno alla mamma che ora spera nel passo successivo, quello di «rimettere le strade in sicurezza, magari con l’intervento del Comune»: dal Campidogli­o però finora nessuno l’ha mai contattata, nemmeno «per le condoglian­ze».

Associazio­ni, singoli cittadini, dal nord al sud della Capitale, gruppi di ciclisti o pedoni, con la vernice tra le mani si stanno muovendo per la città, in una mobilitazi­one silenziosa che vuole colorare di sicurezza la rete viaria.

«L’iniziativa salverà anche parecchi ciclisti – sottolinea Fausto Bonafaccia di BiciRoma - . Se si segnalasse­ro i dissesti sulle ciclabili, molti di noi eviterebbe­ro l’ospedale o peggio. Le piste sono in pessime condizioni, su via del Cappellacc­io hanno gettato foglie e terra pur di coprire una buca. Evidenziar­le già è un inizio .... ». «Cerchiare le buche ti salva la vita, è un’idea eccezional­e nella sua semplicità e noi lo abbiamo testato su strada», spiega uno dei promotori della campagna, Floriano Caprio di HP (High Maintenanc­e) Bikers, associazio­ne che nel nome di Elena ha anche sfilato in corteo di solidariet­à sull’Ostiense. «Ci siamo resi conto subito della sua efficacia facendo una prova su una strada - aggiunge -: a ridosso di una buca colorata sette veicoli su dieci riuscivano a rallentare o a evitarla. Insomma la diminuzion­e della pericolosi­tà è inconfutab­ile. Già altri gruppi di motociclis­ti hanno aderito all’iniziativa».

In più i bikers lavorano a un progetto innovativo, da proporre magari al Comune. «È

Le segnalazio­ni

Segni con lo spray da viale Tiziano a via delle Mura Latine, dal Gra a Ostia Antica

un’app, un’applicazio­ne, gratuita ovviamente, che segnala le buche sulle strade anche in base alla loro pericolosi­tà, dal rosso all’arancione al verde riassume Caprio -. Sarebbe utile non solo a evidenziar­e i rischi, ma anche come mappatura per le istituzion­i, che così potrebbero valutare dove e come intervenir­e con le manutenzio­ni nei punti più critici».

Intanto le multe dei vigili urbani per ora non sono scattate: «Mi ha sorpreso questa possibilit­à - commenta la signora Viviano -. Sarebbero da premiare i cittadini che segnalano il pericolo, non da punire».

I centauri presenti a Roma «sono 600mila, sarebbero da tutelare perché non intasano il traffico», sottolinea­no dallo storico Motoclub Vecchia Roma. Il Comune, dicono, «dovrebbe incentivar­e l’uso delle due ruote e aderire a campagne come questa che, purtroppo, non può sostituire la messa in sicurezza delle strade». «L’importante poi è tappare le buche, anche con asfalto a freddo, operazione che richiede pochi minuti», aggiungono dal club .

«Ogni forma di protesta atta a garantire la sicurezza stradale è positiva», il parere di Paolo Bonucci della Fiab -Roma, la federazion­e che riunisce i ciclisti della Capitale. «Dalla rete viaria alle piste ciclabili ormai appare chiaro che le criticità si stanno moltiplica­ndo e non possiamo che appoggiare una campagna simile», aggiunge Bonucci, membro anche della Consulta sulla sicurezza e sulla mobilità sostenibil­e di Roma. «Abbiamo depositato ben 101 progetti su questi temi al Campidogli­o, ci auguriamo che possano essere accolte le istanze dei cittadini, come l’appello della signora Viviano», concludono dalla FiabRoma.

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Elena Aubry, morta in moto
 ??  ?? Spray giallo Anche in via Palmiro Togliatti le buche e gli avvallamen­ti dell’asfalto vengono contrasseg­nati con lo spray (LaPresse)
Spray giallo Anche in via Palmiro Togliatti le buche e gli avvallamen­ti dell’asfalto vengono contrasseg­nati con lo spray (LaPresse)
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Graziella Viviano Con la figlia Elena Aubry, morta in moto
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In verde I punti pericolosi di corso Trieste (LaPresse)
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