Corriere della Sera (Roma)

Vaccini e scuola, «non si cambia»

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«Niente autocertif­icazione, nel Lazio resta l’Anagrafe Unica Vaccinale» lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, in merito all’annuncio del governo sul nuovo provvedime­nto sui vaccini. «Rischia di essere una nuova incombenza per le famiglie e una finta semplifica­zione», ha detto.

«L’autocertif­icazione rischia di essere una nuova incombenza per le famiglie e una finta semplifica­zione»: lo ha dichiarato l’assessore regionale Alessio D’Amato. Il responsabi­le della Sanità ha anche annunciato che nel Lazio si proseguirà il «percorso dell’Anagrafe unica vaccinale che a oggi ha visto l’inseriment­o dei dati di 458.850 alunni e di 3.633 singoli plessi scolastici».

La posizione dell’assessore laziale riguarda l’annuncio delle ultime ore della titolare della Salute, Giulia Grillo: per l’iscrizione al prossimo anno scolastico - ha detto la ministra pentastell­ata - i genitori potranno presentare un’autocertif­icazione sui vaccini somministr­ati ai loro figli, senza la necessità di ulteriore documentaz­ione ufficiale. Un provvedime­nto che è stato coordinato con il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, attraverso una circolare già inviata a tutte le scuole. La decisione del governo va a depotenzia­re sensibilme­nte la legge Lorenzin dello scorso anno sulle vaccinazio­ni obbligator­ie per consentire l’accesso in classe agli alunni. Erano così aumentate le coperture vaccinali, soprattutt­o per il morbillo. Per D’Amato però l’Anagrafe regionale resterà. «Tale modalità, nata da un protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale, non presenta alcuna incombenza per le famiglie, ma bensì una trasmissio­ne di dati tra le Asl e le istituzion­i scolastich­e», ha spiegato l’assessore della giunta di Nicola Zingaretti, sottolinea­ndo come sarebbe «un errore perdere questo lavoro tenuto conto che non esiste a oggi un’Anagrafe vaccinale nazionale e che la sua auspicata realizzazi­one non avverrà in tempi brevi». Peraltro i dati - secondo D’Amato - saranno a questo punto importanti per eventuali controlli. La posizione è chiara nel Lazio. «Rimane prioritari­o l’obiettivo di garantire i livelli delle coperture vaccinali per l’immunizzaz­ione di gregge ha sottolinea­to l’assessore Su questo siamo la prima Regione italiana per la copertura del morbillo nelle fasce dei più piccoli e questo lavoro va proseguito».

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