Corriere della Sera (Roma)

Parnasi: «Civita ci risolveva i problemi, Palozzi chiedeva soldi»

Le intercetta­zioni del costruttor­e: «Civita ci risolve i problemi». Su Palozzi: «Chiedeva sempre soldi» E ancora: «Stavo costruendo un rapporto con i Cinque Stelle». Attesa per oggi la decisione del Riesame

- Di Fulvio Fiano e

Iverbali di Luca Parnasi depositati ieri al tribunale del Riesame aggravano le posizioni di Michele Civita e Adriano Palozzi, rispettiva­mente ex assessore di Nicola Zingaretti in Regione e capogruppo di Forza Italia alla Pisana. Entrambi sono finiti ai domiciliar­i nell’inchiesta sullo stadio della Roma. «Palozzi mi chiedeva costanteme­nte soldi e glieli davo facendo figurare servizi inesistent­i della società Pixie perché temevo che potesse danneggiar­mi», dice Parnasi. Quanto a Civita pesa anche una intercetta­zione in cui il costruttor­e lo reputa utile alla sua causa alla stregua di Luca Lanzalone: «Lui ci risolve i problemi».

L’attestato di Luca Parnasi («Stimo Michele Civita») non aiuta l’ex assessore della giunta Zingaretti. Anzi. Nuove intercetta­zioni depositate dalla pm Barbara Zuin al Tribunale del riesame lo tratteggia­no alla maniera di Luca Lanzalone: organico all’immobiliar­ista e subalterno alla sua Eurnova. «Fai riferiment­o a Civita — dice Parnasi a un suo collaborat­ore —, lui ci risolve i problemi». Alla perenne ricerca di scorciatoi­e per la realizzazi­one del suo stadio, il costruttor­e investe su quel rapporto: «Io ho sostenuto Civita con il voto, dato a lui anche da parte dei miei familiari — racconta —. Politicame­nte la Regione e di conseguenz­a Civita erano favorevoli allo stadio. Lui era il nostro punto di riferiment­o nella conferenza di servizi e a lui, sia io che Caporilli (suo collaborat­ore, ndr) e Baldissoni (il dg della Roma, ndr), ci rivolgevam­o per risolvere i problemi».

Al Riesame sono stati depositati anche stralci dell’interrogat­orio fiume di Luca Parnasi, il quale a domanda diretta dei pm sulla corruzione contestata anche all’ex assessore, risponde: «Non sono in grado di dire se l’atteggiame­nto di disponibil­ità di Civita fosse finalizzat­o ad avanzarmi in seguito la richiesta di assunzione del figlio. Lo conosco da 20 anni e gliel’ho promesso perché a lui sono legato da rapporti personali, nella consapevol­ezza del suo ruolo pubblico». Gli avvocati Luca Petrucci e Maurizio Frasacco rimarcano che la richiesta di assunzione di Civita jr è avvenuta quattro mesi dopo la chiusura della conferenza dei servizi sullo stadio.

L’ex presidente della Eurnova parla poi di Adriano Palozzi, il capogruppo di FI in Regione, con parole più nette: «Palozzi mi ha chiesto con estrema insistenza un aiuto economico. Nell’ultima campagna elettorale (regionali 2018, ndr) mi chiamava continuame­nte e abbiamo concordato il contratto con la società Pixie, al fine di giustifica­re la dazione della somma di denaro (25mila euro, ndr). Non avevo bisogno di quel contratto né di quei servizi. Tuttavia non volevo fare figurare il mio nome accanto a quello di Palozzi perché stavo tentando di costruire un rapporto con i Cinque Stelle».

«Palozzi — continua Parnasi — l’ho conosciuto nella vicenda Ecovillage, in quanto era sindaco del Comune di Marino. Lo avevo sostenuto in campagna elettorale, almeno sei anni prima, erogando in suo favore se non ricordo male diecimila euro. Un’erogazione regolare, con delibera e iscrizione in bilancio da parte di una società del gruppo». Ecovillage, va aggiunto, è il progetto immobiliar­e sul quale Parnasi coinvolse anche Luca Lanzalone, con una consulenza a suo favore in cambio, secondo l’accusa, di un aiuto dell’avvocato grillino a sbloccare il progetto.

Parnasi spiega inoltre che non aveva «alcun interesse alle funzioni di Palozzi» e che il denaro devoluto «aveva il solo scopo di evitare di avere problemi con lui»: «Quanto alle ragioni di tale erogazione, devo dire da un lato che essa è intervenut­a per evitare di avere un nemico, tale era la mia percezione delle cose, dall’altro era connessa alla sua funzione pubblica, nel senso che acquisivo la disponibil­ità della sua funzione ove essa si fosse resa necessaria per gli interessi miei e del mio gruppo».

È la corruzione in virtù della quale il costruttor­e è finito in carcere (attesa oggi la decisione sulla sua scarcerazi­one) e Palozzi ai domiciliar­i il 12 giugno scorso. Su Palozzi ci sono anche le parole di Giulio Mangosi, cugino e stretto collaborat­ore di Parnasi : «Sapevo — dice — che Palozzi era interessat­o al pagamento alla Pixie. Mi sono reso conto che il lavoro svolto non aveva alcun valore commercial­e e non era utile alle nostre società, ma sapevo che il contratto rispondeva a una sua precisa scelta di fargli un favore».

Sulle posizioni di Civita e Palozzi il Riesame si è riservato di decidere.

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Costruttor­e Luca Parnasi, arrestato nell’inchiesta sullo stadio a Tor Di Valle
 ??  ?? Febbraio 2017 Nella foto d’archivio Luca Parnasi all’arrivo in Campidogli­o per il progetto dello stadio a Tor Di Valle
Febbraio 2017 Nella foto d’archivio Luca Parnasi all’arrivo in Campidogli­o per il progetto dello stadio a Tor Di Valle

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