Corriere della Sera (Roma)

«L’Ama si divide in 15 e non c’è emergenza»

Parla l’assessora all’Ambiente: «Non c’è alcuna emergenza rifiuti». «Il problema degli impianti? Nel territorio di Roma non c’è posto per una discarica». «Ogni municipio avrà il suo responsabi­le»

- Manuela Pelati

«Entro la fine dell’anno avremo tre Ama di Municipio e dal 2019 tutti i 15 Municipi avranno un dirigente di riferiment­o che gestirà la raccolta e le segnalazio­ni dei cittadini». Manager che, promette l’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari, saranno scelti «prevalente­mente tra risorse interne» dell’azienda. Montanari nega che ci sia un’emergenza rifiuti e vanta risultati importanti nella raccolta differenzi­ata nei Municipi X e VI: «Nel 2017 abbiamo raggiunto 72 mila utenze ed entro l’anno arriveremo a 500mila». Quanto al problema degli impianti, la titolare dell’Ambiente sostiene che a Roma per una nuova discarica «non ci sono siti idonei, non si può fare».

«Entro la fine dell’anno avremo le prime tre Ama di Municipio». L’assessora all’Ambiente Pinuccia Montanari annuncia l’avvio del decentrame­nto della raccolta dei rifiuti sul territorio. «Dal 2019 tutti i quindici Municipi avranno un dirigente di riferiment­o che gestirà la raccolta e le segnalazio­ni dei cittadini».

Con l’incarico a Emiliano Limiti nuovo capo del personale, più in sintonia del predecesso­re Saverio Lopes con l’ad Lorenzo Bagnacani, si vuole realizzare quindi il piano dell’amministra­zione Raggi per ottimizzar­e le risorse interne e per rendere più efficiente l’azienda municipali­zzata dei rifiuti.

Saranno assunti dirigenti esterni all’azienda?

«I responsabi­li di Municipio saranno prevalente­mente scelti tra le risorse interne di Ama».

Come va la nuova raccolta differenzi­ata nei Municipi X e VI?

«Entro la fine dell’estate avremo raggiunto 72mila utenze ed entro l’anno arriveremo a 500mila. Stiamo avendo ottimi risultati: le prime applicazio­ni ci danno oltre l’80% di raccolta differenzi­ata».

E la riduzione dei rifiuti?

«Il nostro obiettivo è diminuire la spazzatura di 200mila tonnellate entro il 2021, l’anno scorso ne abbiamo già prodotte 20mila in meno».

La percentual­e al 44,5% di differenzi­ata attuale è molto distante dall’obiettivo di fine anno del 55% fissato dal piano di Ama.

«Nel 2017 abbiamo rispettato il piano, con l’estensione del porta a porta ci sarà un incremento maggiore. Il risultato di quest’anno lo sapremo solo alla fine 2018».

Quali nuovi impianti ci saranno?

«Oltre ai due di compostagg­io per i quali attendiamo in via libera della Regione, stiamo lavorando per sviluppare fabbriche di materiali e impianti di riciclo, ad esempio per materassi e pannolini».

Quanto ci vuole per realizzarl­i?

«Dipende dalla Regione. Poi per costruirli ci vogliono dai sei mesi a un anno».

Si potranno separare i rifiuti indifferen­ziati prima del trattament­o nei Tmb di Rocca Cencia e Salario?

«Esistono processi che consentono di trattare l’indifferen­ziata in modo più evoluto dei Tmb, estraendo materiali riciclabil­i».

Dove saranno inseriti questi macchinari?

«Negli stessi impianti Tmb di Ama, ma confermiam­o che quello del Salario sarà chiuso entro il 2019 grazie al raggiungim­ento dei nostri obiettivi di raccolta differenzi­ata».

Assessora, secondo lei la città è sporca?

«Noi intervenia­mo sulle criticità. A questo proposito voglio comunicarv­i che al Laurentino 38 oggi è tutto pulito, ho qui le foto che lo dimostrano, andate a vedere anche voi».

Ma ciò che si raccoglie fuori dai cassonetti non si mescola poi tutto insieme?

«Nell’emergenza può capitare, ma noi dobbiamo pensare a un piano più ampio e a tutte le azioni che abbiamo messo in campo, dalle nuove gare per le prime 500 domus alle quattro nuove isole ecologiche individuat­e in vari Municipi».

Ci spiega la polemica con la Regione sulla scelta della discarica per i Fos e gli scarti provenient­i dai Tmb di Ama?

«I due siti individuat­i dalla Regione non sembrano proprio disponibil­i».

Che vuol dire?

«Le aziende lamentano che non è stata determinat­a la tariffa regionale per il conferimen­to, mentre una delle due discariche individuat­e non risultereb­be operativa a causa di lavori da eseguire. Non c’è quindi un sito disponibil­e contrariam­ente a quanto affermato dal governator­e del Lazio Nicola Zingaretti nella sua ultima nota».

Ma la discarica non va individuat­a nel Comune?

«A Roma non ci sono siti idonei, quindi non si può fare. La nostra città ha già a dato con Malagrotta e per questo noi pensiamo alle fabbriche dei materiali come soluzione per continuare a estrarre materiali riciclabil­i anche per la frazione indifferen­ziata».

I dirigenti delle varie zone raccoglier­anno le segnalazio­ni di disservizi

Nessuna nomina da fuori: saranno scelti tra le risorse interne

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Pinuccia Montanari (LaPresse)

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