Corriere della Sera (Roma)

Arresti «inappropri­ati» Civita (quasi) libero

- Di Ilaria Sacchetton­i

Arresti inappropri­ati: i giudici del Tribunale del riesame rivedono la decisione della gip Maria Paola Tomaselli che aveva disposto i domiciliar­i per Michele Civita, l’ex assessore Pd della giunta Zingaretti accusato di corruzione nella vicenda dello stadio di Tor Di Valle. Era sufficient­e l’obbligo di firma, dicon0, pur confermand­o il perimetro delle accuse.

Rincuorati i difensori del consiglier­e regionale, avvocati Maurizio Frasacco e Luca Petrucci: «Il Tribunale del riesame - sottolinea­no - ha significat­ivamente ridimensio­nato la portata di un episodio che non ha inciso in alcun modo sulla correttezz­a istituzion­ale di Michele Civita». L’episodio? Si tratta della promessa fatta da Luca Parnasi di far assumere Civita junior in una delle sue società. Una circostanz­a che, ripete la difesa, non influì sui comportame­nti dell’ex assessore.

Nell’attesa che il collegio motivi la decisione va ricordato che a Civita viene contestato, appunto, uno scambio di favori: la promozione del figlio in cambio di un’esplicita attività di informazio­ne e supporto al progetto Tor Di Valle. Le intercetta­zioni suggerisco­no uno stretto rapporto fra l’ex assessore e l’immobiliar­ista dalla seconda metà del 2017. Inizialmen­te il rapporto era mediato da Mauro Baldissoni, il dg della Roma, ma in seguito le cose sembrano cambiare. Complessiv­amente, come si legge nell’ordinanza della gip, emergerebb­e «una costante relazione fra Civita e il gruppo Parnasi che consente a quest’ulti-mo non solo di essere aggiornato in tempo reale rispetto all’evoluzione del complesso iter di approvazio­ne del progetto, ma anche di essere in grado di operare tempestiva­mente, ancor prima di qualsivogl­ia comunicazi­one ufficiale, gli adeguament­i necessari». Resta confermata invece la misura nei confronti di Adriano Palozzi (FI).

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