Buche segnalate, adesso riparatele
I cittadini continuano a cerchiarle di giallo ma spesso è inutile: l’asfalto resta una groviera
Dal centro alla periferia. Da Santa Croce in Gerusalemme a Ostia. Una fila ininterrotta di buche segnalate e non ancora ricoperte da chi avrebbe il dovere di farlo. Voragini cerchiate di giallo da volenterosi cittadini che hanno sfidato anche il rischio di essere multati pur di essere d’aiuto o più semplicemente comparse nei giorni scorsi sulle pagine dei giornali e sui siti internet (come il Corriere) che sono rimaste così com’erano.
Dal centro alla periferia. Da Santa Croce in Gerusalemme a Ostia. Una fila ininterrotta di buche segnalate e non ancora ricoperte da chi avrebbe il dovere di farlo subito, per evitare pericoli alla circolazione. Voragini grandi e piccole, cerchiate di giallo da volenterosi cittadini che hanno sfidato anche il rischio di essere multati pur di essere d’aiuto o più semplicemente comparse nei giorni scorsi sulle pagine dei giornali e sui siti internet (come il Corriere), che sono rimaste così com’erano.
Spicca la serie di buche all’inizio di via Cristoforo Colombo, subito dopo gli archi, in direzione centro: una trafila di trappole, di insidie che spuntano all’improvviso e possono far cadere i motociclisti che partono dal semaforo. Più avanti ci sono anche le radici dei pini che hanno modificato l’asfalto. Una è quasi un trampolino sul quale sobbalzano moto e scooter sfiorando i tronchi sullo spartitraffico. Storia analoga in via di Santa Croce in Gerusalemme, di fronte alla basilica: buche da una parte e dall’altra, anche queste in mezzo alla strada. Profonde, invisibili fino all’ultimo momento, quando frenare non serve più a niente e tentare di evitarle si può trasformare in una manovra azzardata che rischia di provocare collisioni con altri veicoli. Perché è questo che preoccupa soprattutto chi viaggia su due ruote. Insomma, nonostante le segnalazioni, gli appelli arrivati da più parti, dopo quello di Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry, morta a inizio maggio sull’Ostiense dopo essere caduta in moto forse a causa delle radici, la mobilitazione e gli applausi ricevuti da chi è sceso in strada con le bombolette di vernice spray per segnalare dissesti stradali pericolosi, poco o nulla si è ancora mosso. A Ostia Antica e vicino a Dragona tutto è rimasto com’era qualche gior-
L’asfalto sconnesso è pieno di insidie: le radici degli alberi peggiorano il quadro