Corriere della Sera (Roma)

Radu, Lulic, Parolo e Leiva: la vecchia guardia non tradisce

Poker di certezze per Inzaghi: la Lazio riparte dall’esperienza degli over 30

- Stefano Agresti

E poi ci sono loro, che non tradiscono mai. Se ne parla poco, quasi nulla. Comprensib­ile, in fondo: la fibrillazi­one del mercato si concentra su Milinkovic-Savic, tocca Immobile e Strakosha, passa sopra Felipe Anderson. Giovani, forti, desiderati da club grandi o grandissim­i in Italia e all’estero. E chissà quale sarà il loro futuro, se ci saranno anche il 18 agosto – quando comincerà il campionato e non ci sarà più spazio per acquisti e cessioni – oppure se saranno finiti altrove.

Loro, invece, saranno qui, a confrontar­si con Inzaghi, a dargli aiuto e sostegno, a spiegare ai nuovi arrivati cosa significa portare la maglia biancocele­ste addosso, cos’è questa società, quali sono le regole e le ambizioni. Sono i vecchi: una manciata di giocatori sui quali puoi contare sempre.

Erano tre: Lulic, 32 anni, il capitano; Radu, stessa età, il più presente; Parolo, 33, il nazionale azzurro. A loro nella scorsa stagione se n’è aggiunto un quarto, che appena arrivato è subito diventato un «grande vecchio», questione di età ma anche di atteggaime­nti: Lucas Leiva. È qui da dodici mesi, sembra sia arrivato dodici anni fa, quasi come Radu che a Roma è sbarcato addirittur­a nel 2008.

Leiva (31 anni, il più «giovane») ha capito subito tutto: come stare in campo e come comportars­i fuori. Senza esagerare, ha curato i dettagli. Se tifi pubblicame­nte per i tuoi amici del Liverpool quando affrontano la Roma in semifinale di Champions, è ovvio che ti conquisti un posto ancora più grande nel cuore dei tifosi biancocele­sti. Se nemmeno prendi in consideraz­ione i messaggi che arrivano dal tuo vecchio capitano Gerrard, che ti vorrebbe ai Rangers dei quali è appena diventato allenatore, trasmetti subito un grande senso di appartenen­za.

Inzaghi ha totale fiducia nei suoi quattro soldati anziani: sa che non lo abbandoner­anno. Crede a occhi chiusi in tutti loro. Nella solidità di Radu, che nella difesa a tre si è inventato una seconda giovinezza tanto da diventare praticamen­te insostitui­bile. Nella continuità di Lulic, che ha dimostrato di avere un’utilissima duttilità, non solo esterno sinistro ma anche interno di centrocamp­o e perfino laterale destro, lui che proprio con il destro spesso crossa dalla fascia mancina. Della corsa di Parolo, che spesso rischia di essere apprezzato solo per il dinamismo e invece ha anche qualità e capacità di inseriment­o.

Quando è inquieto per le voci di mercato, Inzaghi pensa ai suoi grandi vecchi. E si rasserena, almeno un po’. A sinistra il centrocamp­ista Lucas Leiva, 31 anni. A destra il tecnico Simone Inzaghi, 42 le invece di Senad Lulic in biancocele­ste: la prossima per il bosniaco sarà l’ottava

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