Radu, Lulic, Parolo e Leiva: la vecchia guardia non tradisce
Poker di certezze per Inzaghi: la Lazio riparte dall’esperienza degli over 30
E poi ci sono loro, che non tradiscono mai. Se ne parla poco, quasi nulla. Comprensibile, in fondo: la fibrillazione del mercato si concentra su Milinkovic-Savic, tocca Immobile e Strakosha, passa sopra Felipe Anderson. Giovani, forti, desiderati da club grandi o grandissimi in Italia e all’estero. E chissà quale sarà il loro futuro, se ci saranno anche il 18 agosto – quando comincerà il campionato e non ci sarà più spazio per acquisti e cessioni – oppure se saranno finiti altrove.
Loro, invece, saranno qui, a confrontarsi con Inzaghi, a dargli aiuto e sostegno, a spiegare ai nuovi arrivati cosa significa portare la maglia biancoceleste addosso, cos’è questa società, quali sono le regole e le ambizioni. Sono i vecchi: una manciata di giocatori sui quali puoi contare sempre.
Erano tre: Lulic, 32 anni, il capitano; Radu, stessa età, il più presente; Parolo, 33, il nazionale azzurro. A loro nella scorsa stagione se n’è aggiunto un quarto, che appena arrivato è subito diventato un «grande vecchio», questione di età ma anche di atteggaimenti: Lucas Leiva. È qui da dodici mesi, sembra sia arrivato dodici anni fa, quasi come Radu che a Roma è sbarcato addirittura nel 2008.
Leiva (31 anni, il più «giovane») ha capito subito tutto: come stare in campo e come comportarsi fuori. Senza esagerare, ha curato i dettagli. Se tifi pubblicamente per i tuoi amici del Liverpool quando affrontano la Roma in semifinale di Champions, è ovvio che ti conquisti un posto ancora più grande nel cuore dei tifosi biancocelesti. Se nemmeno prendi in considerazione i messaggi che arrivano dal tuo vecchio capitano Gerrard, che ti vorrebbe ai Rangers dei quali è appena diventato allenatore, trasmetti subito un grande senso di appartenenza.
Inzaghi ha totale fiducia nei suoi quattro soldati anziani: sa che non lo abbandoneranno. Crede a occhi chiusi in tutti loro. Nella solidità di Radu, che nella difesa a tre si è inventato una seconda giovinezza tanto da diventare praticamente insostituibile. Nella continuità di Lulic, che ha dimostrato di avere un’utilissima duttilità, non solo esterno sinistro ma anche interno di centrocampo e perfino laterale destro, lui che proprio con il destro spesso crossa dalla fascia mancina. Della corsa di Parolo, che spesso rischia di essere apprezzato solo per il dinamismo e invece ha anche qualità e capacità di inserimento.
Quando è inquieto per le voci di mercato, Inzaghi pensa ai suoi grandi vecchi. E si rasserena, almeno un po’. A sinistra il centrocampista Lucas Leiva, 31 anni. A destra il tecnico Simone Inzaghi, 42 le invece di Senad Lulic in biancoceleste: la prossima per il bosniaco sarà l’ottava