Ambra Jovinelli nel segno della commedia
Una nuova stagione all’insegna della commedia colta e popolare Cucciari, Danieli-De Sio, Timi, Finocchiaro, Germano, Foer
Una donna alle prese con le quattro fasi del ciclo mestruale: Perfetta è il nuovo testo, che si preannuncia divertente, interpretato da Geppi Cucciari ma scritto da Mattia Torre. Certamente tra le proposte più curiose della nuova stagione dell’Ambra Jovinelli, che riparte il 26 ottobre, all’insegna delle novità con una folla di drammaturgie contemporanee. «Be Happy» è lo slogan scelto da Fabrizia Pompilio, direttore artistico, per rivolgersi al pubblico che, negli ultimi otto anni di gestione, ha registrato un incremento del 70%. «Il cartellone 201819 — dice Pompilio — è caratterizzato da un deciso orientamento alla grande commedia, colta e popolare; una forte presenza dell’elemento femminile; un’attenzione particolare alla scrittura scenica che rielabora opere letterarie».
Esordisce Torre, già apprezzato autore di testi teatrali ( Migliore, 456, Qui e ora) e di sceneggiature televisive ( La linea verticale): «Non nascondo che, in fase di scrittura, sono stato assalito da qualche preoccupazione. Mi son detto: mi prenderanno a sassate se sbaglio una parola. Ma poi sono stato confortato da alcune mie amiche che hanno letto e approvato il monologo e soprattutto da mia moglie, che oltretutto fa l’ostetrica». Mattatrice in scena Cucciari: impersona una donna come tante, con una vita regolare, tra famiglia e impegni lavorativi, che ogni mese deve misurarsi con umori e malumori dovuti al mestruo. «Noi uomini — continua Mattia — non sappiamo nulla e molte donne sanno pochissimo su questo argomento, è paradossale ma è così perché si tratta di una realtà complessa. Ho dovuto documentarmi, è il testo più difficile che abbia mai affrontato».
L’autore però assicura che il suo personaggio non è la classica lunatica: «Al contrario! È una donna che, nonostante il ciclo, non si risparmia e svolge i suoi compiti quotidiani. Il tema è semmai il conflitto tra la donna che ha cicli coerenti con la natura e il procedere lineare della nostra civiltà che procede per obiettivi».
Nel cartellone spicca la presenza di una nuova commedia di Yasmina Reza, già autrice di successi come Il Dio della carneficina, di cui viene portato in scena Bella figura con la regia di Roberto Andò: un uomo e una donna, due amanti che litigano nel parcheggio di un ristorante fuori città. Mentre due sorelle zitelle sono protagoniste di Le signorine di Gianni Clemente, interpretate da Isa Danieli e Giuliana De Sio. Maria Amelia Monti incarna Miss Marple, la celebre detective inventata da Agatha Christie. Drusilla Foer è mattatrice di un recital, Eleganzissima, racconto autobiografico tra humour e malinconia. Cristina Comencini firma la regia della sua pièce Tempi nuovi, interpretata da Ennio Fantastichini e Iaia Forte: un nucleo familiare travolto dai rapidi cambiamenti dell’attuale società. E ancora un’altra donna è l’autrice di Le regole per vivere, la drammaturga inglese Sam Holcroft: una comica situazione natalizia in una famiglia particolare. Angela Finocchiaro è protagonista di Ho perso il filo: «Mi metto l’armatura e intraprendo l’avventura di Teseo che deve uccidere il Minotauro, ma poi siccome non ho la stoffa per fare l’eroe, ne succedono tutti i colori».
Sul versante maschile, protagonisti Giuseppe Fiorello, Filippo Timi, Elio Germano, Sergio Rubini, Leo Gullotta e Giulio Scarpati. «L’Ambra Jovinelli sta migliorando da anni la vivibilità del difficile quartiere in cui si trova — conclude il direttore — Ha avuto una grande storia di avanspettacolo, anche se poi decadde a ricettacolo di spettacoli porno. Il nostro motto è popolarità della cultura, perché la cultura migliora la vita».